Le autorità doganali di Kazakistan e Lituania hanno messo a
punto una soluzione basata su sigilli elettronici RFId per
incrementare la sicurezza del trasporto all’interno del
proprio territorio. Evitare che il trasporto su gomma che
attraversa le due nazioni venga depresso dai furti subiti dai
mezzi in transito è stato l’obiettivo principale che ha
guidato l’adozione del sistema in radiofrequenza. Da poco
più di un anno, ogni mezzo pesante in ingresso nei due paesi
deve subire un processo di “etichettatura RFId”
alla frontiera, prima di poter accedere alla rete stradale. Gli
operatori doganali, dotati di palmari, associano
all’etichetta i dati identificativi del mezzo, del
conducente e del carico trasportato.
Il sigillo RFId, nel caso di apertura del vano di carico, invia
un segnale di allarme, che viene identificato da lettori posti
sulle principali reti viarie dei paesi, ad una distanza di 50
km l’uno dall’altro. Ognuno di questi lettori
registra il passaggio del mezzo e trasmette
un’informazione di allarme alle forze dell’ordine,
nel caso in cui il sigillo RFId segnali l’apertura non
prevista del vano di carico. Al termine del viaggio in
Kazakistan o in Lituania, i funzionari doganali – dopo
aver verificato mediante un lettore portatile
l’integrità del mezzo, provvedono a rimuovere il tag
RFId – che potrà essere riutilizzato – e
autorizzano il veicolo a lasciare il paese. I risultati del
progetto sono estremamente positivi: oltre ad avere aumentato
la sicurezza del trasporto, i due governi hanno incentivato la
circolazione di merci attraverso nelle loro nazioni.