Cresce l’utilizzo dei tablet nell’ambito della
sanità italiana. Di recente hanno preso il via due progetti
presso l’ospedale Niguarda di Milano e il Policlinico
Gemelli di Roma, basati sull’iPad, che sembra essere il
modello preferito dai medici. Infatti, se già iPhone, iPod Touch
e tablet basati su altre piattaforme vantano diverse applicazioni
mediche, con il nuovo modello di casa Apple (l’iPad 2
presentato lo scorso 2 marzo e disponibile in Italia a partire
dal 25) le nuove funzionalità introdotte (più potenza di
calcolo, grafica migliorata e una doppia fotocamera anteriore e
posteriore) rendono il device ideale per applicazioni in
campo medico, tra cui le visite in remoto e la
videoconferenza. Inoltre, da una ricerca di febbraio condotta da
Aptilon (azienda americana che fornisce supporto IT alle imprese
del settore sanitario) all’interno della comunità medica
statunitense, emerge come il 79% del campione esprima una
preferenza per il device di casa Apple come supporto per il
proprio lavoro, surclassando i device basati su Windows (12%) e
su Android (9%).
Sul fronte dei progetti in tal senso attivi in Italia, segnaliamo
iClinic, avviato all’ospedale Niguarda di
Milano e sviluppato su piattaforma iPad, con una
soluzione applicativa messa a punto da Connexxa, una software
house italiana. Grazie al sistema, i medici possono accedere da
qualsiasi punto dell'ospedale (dal letto del paziente, come
dall'ambulatorio) a tutti i dati relativi ad un paziente,
dagli esami diagnostici alle immagini radiologiche. Lo scorso
dicembre è stata avviata una fase di sperimentazione dotando
l’ospedale di 5 tablet e a breve dovrebbe partire la
seconda fase del progetto che prevede l’estensione a tutto
il Blocco Sud (450 posti letto) con l'utilizzo di 70 iPad,
per arrivare infine all'applicazione in tutto l'ospedale.
Segue gli stessi obiettivi anche il progetto
SiPad, partito da alcuni mesi presso alcuni reparti del
policlinico Gemelli di Roma – tra cui quello di Cardiologia – e
che consiste nell'introdurre il tablet Apple nel
Sistema Informativo dell’ospedale, fornendo in una
prima fase 20 dispositivi agli operatori sanitari. “Per ora
– ha affermato il professor Filippo Crea, Direttore del
Dipartimento di Medicina Cardiovascolare – stiamo usando
l'iPad nel giro-visite solo per leggere tutti i dati clinici
relativi al paziente, come per esempio l'andamento temporale
delle sue analisi del sangue. L'obiettivo a breve termine è
però di usare il tablet anche per inserire nuovi dati nella
cartella clinica elettronica del paziente e per guardare referti
come lastre o risonanze.”