Nel 2012 verranno fatti acquisti tramite Mobile nel mondo
per un valore di 171,5 miliardi di dollari, una crescita
del 62% rispetto allo scorso anno, in cui il transato totale è
stato di 105,9 miliardi. Allo stesso modo cresceranno gli utenti
di servizi di Mobile Payment: dai 160,5 milioni del 2011 ai 212,2
milioni del 2012.
Questa la previsione formulata in un recente studio da Gartner,
secondo cui il mercato non arresterà il passo nemmeno negli anni
successivi, crescendo ad una media del 42% annuo fino al 2016,
quando il mercato mondiale varrà 617 miliardi di dollari e gli
utenti di servizi di Mobile Payment saranno 448 milioni.
Il mercato vivrà nei prossimi due anni una fase
caratterizzata dalla presenza di servizi e soluzioni molto
frammentati, attivi a livello locale e basati su standard
tecnologici anche molto diversi. Saranno pochi gli
attori in grado di portare il servizio a un livello di scala
globale, e comunque da qui al 2016 prevarranno gli operatori
locali, in grado di rispondere più efficacemente a realtà e
bisogni specifici che richiedono tecnologie, modelli di business,
tipologie di partner e altri requisiti dettati da normative
differenti.
La tecnologia abilitante prevalente nei mercati emergenti
rimarrà l’SMS, ma nei mercati maturi si assisterà ad un
passaggio alla tecnologia basata su Web/WAP,
particolarmente in Nord America e in Europa occidentale, dove
l’accesso a internet via Mobile è molto più diffuso.
Secondo Gartner nel 2016 le transazioni Mobile in Nord America e
in Europa occidentale avverranno grazie a connessioni Web/WAP
nell’80% dei casi. I pagamenti di tipo contactless basati
su tecnologia NFC non godranno invece di grande diffusione fino
al 2015, anche se dal 2016 inizieranno ad acquistare rilevanza.
L’utilizzo di questa tecnologia rappresenta infatti uno
step successivo nello sviluppo di servizi di Mobile Payment, che
presuppone un cambiamento tecnologico – con la diffusione
di terminali abilitati – e nel comportamento degli utenti,
oltre che una stretta volontà di collaborazione tra i diversi
attori coinvolti: banche, operatori telefonici ed esercenti.