Apple, Procter & Gamble e Cisco sono sul podio di
“Supply Chain top 25”, la classifica di AMR Research
che ogni anno identifica le aziende Fortune 500 che meglio
gestiscono le proprie filiere logisticoproduttive. La classifica
si basa sul confronto di alcuni indicatori economicofinanziari
(il Return On Assets, l’indice di rotazione delle scorte e
la crescita del fatturato) e su una survey condotta su circa 170
Senior Manager della funzione logistica delle aziende in panel.
Nelle prime 10 posizioni, gran parte delle aziende opera nei
settori Hi-Tech e Largo Consumo con Samsung, IBM, RIM, Dell,
Amazon da un lato e Wal-Mart e Pepsi-Cola dall’altro. Apple
si conferma leader della classifica per il terzo anno consecutivo
grazie all’alto livello di integrazione verticale
raggiunto, che consente di presidiare direttamente tutti gli
snodi della supply chain, dalla distribuzione retail con gli
Apple Store, fino alla produzione dei principali componenti. In
questo quadro si colloca l’acquisizione ad aprile 2010 da
parte di Apple di Intrinsity, produttore americano di
semiconduttori e microchip a basso consumo per dispositivi
Mobile.
Al secondo posto sale P&G, da ormai sei anni stabilmente
nella “top five”. P&G è una delle prime aziende
nel mondo che ha colto i benefici della globalizzazione, aprendo
stabilimenti moderni e altamente specializzati in paesi in via di
sviluppo, aumentando la differenziazione dei propri fornitori a
livello geografico ed attuando strategie finanziarie di commodity
hedging per cautelarsi dalle oscillazioni dei prezzi delle
materie prime. Cisco sale dal quinto al terzo posto, dimostrando
di saper predisporre una supplì chain flessibile, in grado di
portare sul mercato globale molti prodotti innovativi di qualità
mantenendo un alto livello