L’Agenzia Spaziale Europea (Esa) ha recentemente
selezionato 11 società per la realizzazione della prima
costellazione completa del sistema europeo di navigazione
satellitare Galileo. Il secondo passo del processo di gara
consiste in una fase di dialogo tra Esa e Commissione Europea e
i candidati selezionati per l’assegnazione degli appalti,
suddivisi in sei pacchetti, che andranno a completare i
contratti della In-Orbit-Validation, relativi ai primi quattro
satelliti e alle infrastrutture di controllo terrestre ad essi
associate. Tra le aziende sono state selezionate anche due
imprese italiane: Thales Alenia Space per i sistemi di
supporto, Telespazio per le infrastrutture e i sistemi
operativi.
Il sistema di radionavigazione satellitare Galileo
dovrebbe essere operativo nel 2013 – in ritardo di 5 anni
rispetto alle prospettive iniziali – e comprende una
costellazione di 30 satelliti, posizionati in orbita a 24.000
chilometri di altitudine che, secondo i progetti, dovrebbero
coprire l’intera superficie terrestre grazie ad una rete
di stazioni di controllo. Ciascun satellite sarà provvisto di
un orologio atomico che permetterà di localizzare ogni
oggetto, fermo o in movimento, con un margine di errore di un
metro. Il lancio di Galileo è stato più volte rimandato, ma
la Unione Europea ha sempre creduto nelle potenzialità del
progetto e, dopo il dietrofront del consorzio privato che ne
avrebbe dovuto gestire costruzione, installazione e
funzionamento, è stato deciso che il suo finanziamento
passasse in toto sulle spalle del bilancio dell’UE, con
un budget finale stanziato di 3,4 miliardi di euro.