Una rete WSN di più di 200 sensori sarà dispiegata nei
prossimi tre anni all’interno del Springbrook National
Park, in Australia, sito dichiarato patrimonio
dell’umanità dall’UNESCO. Il progetto è frutto
della collaborazione tra più organizzazioni scientifiche:
l’Australian Rainforest Conservation Society (ARCS), il
Queensland Environmental Protection Authority (EPA) e il
Commonwealth Scientific and Industrial Research Organization
(CSIRO).
La rete permetterà di misurare un’ampia serie di
parametri quali l’umidità del suolo e dell’aria,
il livello delle precipitazioni, la luminosità e la velocità
del vento, così da poter raccogliere dettagli riguardanti la
salute dell’ecosistema.
Il progetto è considerato particolarmente importante
poiché, nonostante la foresta pluviale ricopra solo il 0,3%
del territorio, più di metà delle specie animali e vegetali
presenti in Australia dipendono da tale complesso
ecosistema. Il sistema si basa su una serie di nodi
collegati tra loro in una logica di rete mesh, operante a 915
MHz. Le informazioni raccolte dai sensori di ogni nodo vengono
poi trasmesse ad un database centrale localizzato a Brisbane,
nel Queensland.
Il prossimo stadio del progetto, programmato a inizio
2009, comporterà l’inserimento di sensori audio e video
e la disposizione di nodi addizionali per il raccoglimento di
ulteriori informazioni. I microfoni permetteranno ai
ricercatori di identificare gli animali a seconda del verso,
mentre le telecamere permetteranno di integrare tali
informazioni con video o fotogrammi, così da poter studiare
l’andamento delle specie in termini di numerosità e
modello di comportamento. L’analisi permetterà di
determinare quali fattori influenzino i cicli riproduttivi di
flora e fauna per la pianificazione del risanamento
dell’area.