In un mondo dove fenomeni globali e complessità di mercati sempre più incerti richiedono soluzioni tecnologiche stabili e sempre più orientate all’ottimizzazione dei costi, WAY coglie la possibilità delle aziende italiane di beneficiare delle opportunità del Piano Nazionale Transizione 4.0 – con cui il governo ha voluto dare particolare attenzione all’innovazione sostenibile (sollecitata in gran parte dal Green Deal Europeo e ora spinta dal PNRR) – per portare la sua capacità di sfruttare la connettività e le connessioni wireless, l’abitudine a gestire big data e sistemi in cloud, mettendo a disposizione funzioni di geolocalizzazione e tutti quegli strumenti propri del mondo dell’Information & Communication Technologies vera spina dorsale dell’“ecosistema WAY”.
Costituta nel 1996, WAY si definisce “un partner tecnologico d’eccellenza per le soluzioni IoT applicate alla localizzazione e alla gestione avanzata di mezzi, persone e merci in movimento” e per il ruolo importante che svolge anche nel comparto dell’Agricoltura 4.0, il prossimo 15 marzo sarà fra i protagonisti – per voce di Michele Cimino, Responsabile Linea di Business “Industria 4.0, Localizzazione e Gestione Flotte e WappYgo” – di “Smart Agrifood: raccogliamo i frutti dell’innovazione digitale!”, convegno di presentazione dei dati del relativo Osservatorio del Politecnico di Milano. Iscriviti subito QUI.
Quale contributo portate all’Agricoltura 4.0?
Degli investimenti riconosciuti dal Piano Transizione 4.0, fanno parte tutti i macchinari che hanno in sé una interconnessione con l’azienda al fine di dare dei veri e reali benefici all’impresa stessa. Nello specifico, i macchinari devono rispettare alcuni parametri tecnici e l’azienda deve implementare il proprio ciclo produttivo con le tecnologie previste. A tale scopo WAY propone al mercato i propri kit WAY4FARM che permettono ai moderni macchinari agricoli di essere predisposti per l’Industria 4.0.
L’architettura prevede l’installazione su ciascuna macchina agricola, a cura di tecnici incaricati da WAY che si recano con officine mobili presso la sede del cliente, un dispositivo di bordo avente funzioni di localizzazione GPS per il monitoraggio delle aree di lavoro, funzioni di raccolta dei parametri di funzionamento per la gestione della manutenzione e funzioni di ricezione comandi remoti per assistere la guida del mezzo agricolo.
Il dispositivo di bordo è dotato di SIM per la trasmissione dati bidirezionale tra la macchina agricola e la piattaforma cloud WAYWeb ed è completo di interfaccia CANBUS programmata per la lettura e l’interpretazione dei dati di telemetria e diagnostica dei macchinari agricoli, per permettere la raccolta dei dati di funzionamento, utili a monitorare da remoto lo stato d’uso del macchinario e a programmare e pianificare le attività di manutenzione ordinaria e straordinaria.
Gli utenti abilitati, ciascuno dotato di una propria profilazione specifica, possono accedere alla Piattaforma WAYWeb da qualsiasi tablet o PC connesso ad internet tramite username e password personali. La Piattaforma WAYWeb mette a disposizione informazioni in tempo reale (es. posizione della macchina agricola rispetto all’area di lavoro assegnata, segnalazioni di ingresso e uscita della macchina agricola rispetto ai perimetri definiti, dati di diagnostica e funzionamento del motore), informazioni storiche (es. ricostruzione delle attività svolte dalla macchina agricola, tempi di sosta e di lavoro parziali e complessivi) e specifiche funzioni che permettono all’utente di interagire da remoto con la macchina agricola (es. inviare informazioni circa la correttezza o meno delle lavorazioni agricole in corso).
Perché avete deciso di “allargare” il vostro interesse al mondo dell’agrifood?
“Il DNA aziendale di WAY – osserva Cimino – è da sempre orientato a cogliere opportunità e mutamenti dei mercati di riferimento. Analogamente a quanto fatto nel periodo pandemico COVID-19 durante il quale abbiamo portato sul mercato soluzioni tecnologiche ad hoc per il tracciamento e il contrasto del contagio, nello stesso modo abbiamo subito intuito che con la nostra tecnologia potevamo rispondere in modo eccellente alle richieste tecniche espresse del Piano Nazionale Transizione 4.0″.
“La consapevolezza di poter essere velocemente pronti con soluzioni pienamente compliant alla normativa e il fatto che il comparto agrifood fosse fino ad allora “digiuno” di soluzioni concettualmente vicine al fleet management, ci ha convinti ad investire in un apposito segmento verticale d’offerta e abbiamo avuto ragione” continua Cimino.
Rilevate tanta richiesta in questo campo? Che tipo di clienti avete?
La richiesta è stata davvero enorme specialmente da parte dei concessionari di macchinari agricoli mono o multimarca che hanno subito compreso la ricaduta positiva della tecnologia abilitante 4.0 nella vendita dei macchinari agricoli. Dotando i trattori agricoli della tecnologia WAY capace di trasformarli in macchinari interconnessi con il sistema aziendale del cliente finali, i concessionari hanno potuto immettere sul mercato trattori sul cui prezzo di vendita l’utente finale potesse ricevere i finanziamenti previsti dalla normativa, ovvero contributi a fondo perduto fino al 40%.
“Senza ombra di dubbio quindi il Piano Nazionale Transizione 4.0, primo mattone su cui si fonda il Recovery Fund italiano con un investimento importante di circa 24 miliardi di euro, ha dato stimolo agli investimenti privati in tecnologia dando stabilità e certezze alle imprese con misure strutturali e il potenziamento di tutte le aliquote di detrazione” afferma Cimino.
Ad oggi il sistema WAY4FARM è stato premiato dal mercato con oltre 4.000 kit venduti nel 2021 in tutta Italia a conferma della spinta tecnologica del comparto agricolo e dell’efficacia della soluzione, certificata per l’accesso alle agevolazioni fiscali da numerosi periti tra cui Warrant Innovation Lab, l’area tecnologica di Warrant Group che promuove in modo concreto il processo di trasferimento tecnologico e sostiene l’innovazione industriale in modo sistematico.
In cosa vi differenziate rispetto ai vostri competitors?
I nostri competitor sono tipicamente di due tipologie: la casa madre costruttrice dei macchinari agricoli o altri player del mercato simili a noi che commercializzano soluzioni abilitanti l’Industria 4.0.
Nel primo caso il fattore competitivo che ci distingue è la possibilità di lavorare con la stessa base tecnologica hardware e software anche su macchinari diversi per marca, dimensioni e caratteristiche tecniche in modo da garantire velocità, economie di scala e quindi prezzi più competitivi.
Nel secondo caso il fattore competitivo principale è rappresentato dalla solidità finanziaria e da oltre 20 anni di presenza sul mercato che fanno di WAY un partner tecnologico ideale per seguire i clienti nel medio-lungo periodo in presenza di progetti finanziati su base pluriennale come nel caso delle attuali agevolazioni 4.0. Spinte dagli incentivi e da questo nuovo mercato, sono infatti nate nell’ultimo periodo numerose società per la commercializzazione di soluzioni 4.0, di cui però non è chiara la stabilità economica né la reale padronanza della tecnologia nel tempo.
Rispetto al tema della sostenibilità come vi muovete?
Siamo estremamente sensibili al tema della sostenibilità specialmente legato al ciclo di vita dei prodotti che immettiamo sul mercato: miriamo a rendere le nostre soluzioni ricche di funzionalità e servizi, magari con upgrade o step successivi di implementazioni, proprio al fine di contenere gli sprechi. In questo momento, infatti, siamo concentrati sullo studio di soluzioni che possano ampliare le funzioni dei kit Industria 4.0 già venduti e installati, nell’ottica della preservazione dell’investimento inziale fatto dai nostri clienti e dagli utilizzatori finali.
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