Anche la più grande, la più lunga e più dura competizione del ciclismo mondiale vive una nuova stagione grazie l’Internet of Things. Il Tour de France già nel 2015 aveva avviato una partnership con Dimension Data, come partner tecnologico per migliorare la proposta di servizi da offrire a milioni di tifosi del ciclismo mondiale e agli organizzatori. Con quel progetto il Tour de France si pose l’obiettivo di analizzare i dati generati da più di 200 atleti nel corso delle tre settimane dei corsa attraverso tutta la Francia con una profondità di conoscenza e di dettagli inedita e mai esplorata prima d’ora.
La vera rivoluzione a livello di gestione di dati sportivi per competizioni itineranti come quelle ciclistiche è stato rappresentato dall’introduzione di sensori dotati di GPS su ogni bicicletta corredata dalla installazione di una soluzione in grado di trasmettere i dati a un server centrale e da li alle app, ai siti web e ai broadcaster. Gli atleti e le loro bici diventano dei data-collection point basati su IoT. Alla base di questa esperienza ci stava la soluzione di IBM InfoSphere Stream in grado di ricevere una enorme mole di dati da più fonti per fornire un servizio di analytics in real time.
Come riferisce il servizio di Readwrite dedicato al futuro del Tour si evidenzia che questa manifestazione è sempre più legata alla tecnologia IoT. In particolare grazie alla soluzione open source Quarks di IBM si faciliterà il lavoro degli sviluppatori nella creazione di applicazioni per analizzare una quantità sempre crescente di dati in condizioni sempre più difficili con la necessità di disporre di analytics in tempo reale per assumere decisioni sempre in tempo reale. Readwrite ha intervistato i responsabili di IBM dei progetti realizzati con Dimension Data.
La storia di questa esperienza è un esempio di come l’IoT possa letteralmente rivoluzionare il modo in cui tifosi e l’organizzazione vivono la più grande gara ciclistica del mondo e uno degli eventi sportivi più seguiti dai tifosi.
Dal servizio appare chiaro che con l’introduzione di sensori associati al GPS per ogni atleta si può disporre di una visione precisa e puntuale di tutte le situazioni della gara e si passa da un flusso di informazioni basato sul supporto personale e manuale del personale dell’organizzazione a un flusso di informazioni che è indipendente dalla presenza fisica delle persone (tramite auto, moto o elicotteri) in tutte le fasi della corsa e in tutti i momenti.
E’ in effetti inevitabile che con l’organizzazione tradizionale l’attenzione dei media si concentri sulla testa della gara o sulle azioni che coinvolgono i leader delle squadre più importanti o gli atleti favoriti,. Altre azioni di ciascuna tappa risultano scoperte anche se possono rappresentare un elemento di interesse per i tifosi e per l’esito stesso della gara e permettono comunque per leggere le dinamiche della gara nel suo complesso. Con questa soluzione basata sull’IoT l’organizzazione dispone di informazioni sulla posizione di tutti gli atleti durante tutta la gara e conseguentemente può conoscere in tempo reale tutte le azioni, gli attacchi, i distacchi, le ricorse, le fughe e i rientri di tutti i corridori in qualsiasi momento della gara.
Ma il vero punto di forza di queste soluzione e di questi progetti sta da una parte nell’affidabilità delle tecnologie a livello di sensori e di associazione con GPS che permettono di dare vita a veri e propri flussi di dati che devono poi essere elaborati in tempo reale e correttamente rappresentati in funzione delle diverse “viste” che la corsa deve rappresentare. Ci sono i dati per l’organizzazione, ci sono i dati per la stampa e per le reti televisive, ci sono i dati per le squadre che possono così disporre di informazioni preziosissime per valutare e stabilire in tempo reale le strategie di gare e ci sono poi le viste dei dati per la sicurezza degli atleti e del pubblico con informazioni preventive associate ad esempio al tempo meteorologico (e non a caso la stessa Ibm ha recentemente acquisito The Weather Company in grado di fornire preziosissime informazioni, non solo per ragioni sportive, sulle condizioni metereologiche ) o alle condizioni stradali o ancora alle possibile conseguenze sui passaggi nei centri urbani delle azioni di gara, come un gruppo che si ricompatta in prossimità di un villaggio con passaggi in strade strette con conseguente informazione da trasferire alle forze dell’ordine addette alla viabilità che presidiano i passaggi più critici.
Readwrite E IoT France
Il servizio di Readwrite mette in evidenza l’importanza della capacità di analytics in streaming garantita da IBM che nell’esperienza del Tour 2015 ha gestito dati provenienti dai 198 concorrenti con la posizione di ciascun atleta in ogni singolo momento della gara. Per dare una idea della quantità e qualità dei dati da gestire va ricordato che l’edizione 2015 del Tour de France, la centoduesima nella storia della gara, vinta dal britannico Chris Froome davanti allo scalatore colombiano Nairo Quintana e allo spagnolo Alejandro Valverde, si è svolta dal 4 al 26 luglio in 21 tappe per un totale di 3.360 kilometri. Per ogni momento di gara e per ogni atleta il progetto ha raccolto dati legati alla latitudine, longitudine, velocità, per ogni singolo secondo di corsa. La potenza del progetto risiedeva naturalmente nella capacità di fornire all’organizzazione e alla stampa i dati relativi per ciascun atleta, la posizione, il distacco e la velocità relativa alla situazione di ciascun avversario e in particolare di tutti coloro che erano in competizione per la conquista, ogni giorno, della maglia gialla.
Da questa esperienza è uscito uno straordinario patrimonio di dati che permetterebbe di scrivere una seconda e diversa storia della corsa con una profondità di informazioni su ciascun atleta e su ciascuna azione che per una gara che si sviluppa su un percorso così lungo e con una dinamica così veloce e intensa è impossibile avere in altro modo. E ancora una volta sta nella capacità di elaborazione, di analytics e di intelligenza e interpretazione dei dati che si può costruire un lettura diversa e completa della gara e del comportamento di ciascun atleta e di ciascun team.
L’IoT ha aperto una nuova prospettiva di lettura della gara e di organizzazione di eventi complessi come questo. In prospettiva, la possibilità di aggiungere a questi dati anche informazioni più “personali” su ciascun atleta che possono essere fornite da wearable e dal altri apparati IoT applicati alle bici, come frequenza di pedalata, come la respirazione, come la frequenza del battito cardiaco possono certamente aiutare i team nelle scelte strategiche e tattiche di gara, ma pongono, come evidente, una serie di problematiche legate alla possibile condivisione di questi stessi dati, sia in termini di vantaggio o svantaggio, a seconda dei punti di vista, sia ovviamente in termini di privacy personale.
Per lo sport l’IoT rappresenta una vera e propria rivoluzione che può permettere di rileggere l’organizzazione degli eventi e può fornire una nuova spinta in termini di interesse dei tifosi e del pubblico in generale.