Wearable, Zebra punta a rivoluzionare logistica e retail con Android e IoT

Lanciata ufficialmente la nuova suite di dispositivi indossabili che promettono di migliorare la produttività in magazzino del 15%. Grazie ai comandi vocali e al sistema operativo di Google aumenta la possibilità di personalizzare servizi e applicazioni. “La prossima generazione? Offrirà un’esperienza simile a quella dei Google Glasses”, dice Ugo Mastracchio, Sales Engineer Manager di Zebra Technologies,

Pubblicato il 05 Lug 2016

Ugo Mastracchio, Sales Engineer Manager di Zebra Technologies
Ugo Mastracchio, Sales Engineer Manager di Zebra Technologies
Ugo Mastracchio, Sales Engineer Manager di Zebra Technologies

Quando si usa la parola wearable si pensa immediatamente a un oggetto fashion, a un accessorio o un capo di abbigliamento che amplifica l’esperienza d’uso del mobile estendendone praticità e ambito applicativo. Ma quasi sempre sul fronte dell’entertainment. Molto meno spesso ci si rende conto invece di quanto l’IoT e i device indossabili stiano già rivoluzionando il modo di interagire col proprio ambiente di lavoro. Vengono subito in mente lo smart manufacturing, la realtà aumentata, le comunicazioni M2M e la manutenzione supportata dalla diagnostica digitale. Ma il settore che già da anni sta prendendo il largo rispetto all’adozione dei wearable è quello della logistica. L’era dell’e-commerce e del magazzino governato dalla logica just in time è cominciata grazie all’introduzione di dispositivi indossabili che hanno drasticamente ridotto complessità e tempi di gestione dell’inventario e delle merci stesse. “La necessità del piece picking, del prelievo a singoli pezzi ha riportato gli operatori a lavorare con le mani e non più con il carrello”, spiega Ugo Mastracchio Sales Engineer Manager di Zebra Technologies, che ha appena lanciato la terza generazione di una gamma di soluzioni che negli ultimi 15 anni ha contribuito a rivoluzionare lo scenario del warehouse management e del retail. La nuova offerta, costruita su sistema operativo Android, promette di generare miglioramenti della produttività nell’ordine del 15% e abbattendo gli errori nella logistica (dal magazzino al retail passando per la produzione e i trasporti) del 39%.

Il nome è piuttosto evocativo: Total Wearable Solutions. Ma di cosa si tratta esattamente?

L’offerta si compone innanzitutto dell’Industrial Wearable Computer serie WT6000, allacciabile

zebra

all’avambraccio dell’utente attraverso un banda che garantisce traspirazione e igiene a contatto con la pelle. Con il 27% in meno di peso e dimensioni più contenute del 36% rispetto al prodotto precedente, è il nuovo riferimento del mercato per praticità ed ergonomia, anche perché la tastiera fisica è stata sostituita da un touch screen. Poi c’è l’ RS6000, il Wearable Ring Scanner, che permette all’operatore di leggere i codici a barre con precisione ed elevata tolleranza al movimento. Infine presentiamo l’Headset HS3100 (cuffia e microfono integrati, ndr), con il quale è possibile utilizzare applicazioni e ricevere e impartire istruzioni utilizzando semplicemente la voce. I device si collegano tra loro attraverso un’interfaccia mutuata dall’ambito consumer, l’NFC (Near Field Communication), per semplificare il setup, e lavorano poi tramite Bluetooth all’interno dell’ecosistema software Mobility DNA, che eleva il mobile computing a prestazioni di livello enterprise. Grazie alla sinergia tra i dispositivi, invece di leggere le istruzioni di prelievo sullo schermo, l’operatore può riceverle via cuffia e confermarle a voce. L’attività fisica può così andare in parallelo con i comandi vocali, aumentando l’interazione tra l’uomo e l’ambiente di lavoro. In un certo senso, abbiamo dato vita al Siri della logistica.

Però la scelta è caduta su Android. Perché il sistema operativo di Google, e quali applicazioni si possono costruire sulla piattaforma che mettete a disposizione dei clienti?

Fino a qualche mese fa il sistema operativo di riferimento per questo genere di soluzioni era Windows CE, ma oggi e soprattutto per il futuro riteniamo che anche su linee di prodotti destinati alle aziende sia meglio introdurre sistemi operativi ben conosciuti dagli sviluppatori, tradotti e reinterpretati per andare incontro alle esigenze del mondo enterprise. Il tema è proprio quello delle applicazioni: sfruttando le stesse piattaforme di sviluppo per il mondo consumer e implementandone gli strumenti con il development kit di Zebra Technologies, che supporta tutti gli altri terminali Android, chiunque può abilitare nuovi servizi sulla suite Total Wearable Solutions.

Grazie a questa nuova opportunità, punterete anche sulle attività di consulenza?

Siamo prima di tutto una società che realizza prodotti, la vendita è affidata al canale, e sono tendenzialmente i partner a realizzare le applicazioni. Ma nel nostro team ci sono anche risorse dedicate a specifici verticali, come per esempio il retail e la GDO, o ancora il mondo dei trasporti e degli spedizionieri o settori meno core, come quello sanitario. Il Presales supporta quindi i partner nella presentazione della tecnologia e avviando progetti pilota, beta test e sviluppo di prototipi destinati agli early adopter, tipicamente già nostri clienti. Questo ci consente di raccogliere un buon numero di feedback sulle soluzioni prima ancora del loro rilascio ufficiale.

Ogni dispositivo connesso è sempre più una potenziale via d’accesso per chi vuole sferrare attacchi informatici. Sul lato sicurezza quali garanzie offrite?

Il sistema operativo Android Vanilla è stato appositamente implementato nella piattaforma che noi chiamiamo Zebra MX per aggiungere elementi di sicurezza su qualsiasi progetto in mobilità che il cliente voglia sviluppare. Il file system è cifrato, i terminali sono in grado di autenticare gli utenti attraverso certificati digitali e in generale l’intera suite è completamente orientata alla security. Lo testimonia anche il fatto che tra i nostri clienti c’è il dipartimento della Difesa degli Stati Uniti d’America.

State già pensando alla quarta generazione, magari costruita su wearable simili ai Google Glasses?

Ci stiamo già lavorando in effetti, abbiamo dei prototipi industriali che sono attualmente in fase di test e che offrono un’esperienza simile ai Glasses. Ma più di questo, per il momento, non posso dire.

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