L’intuizione che ha decretato il successo di WebRatio è stata quella di “far parlare” gli oggetti industriali finiti una volta che entrano in funzione, per raccogliere i dati e metterne a frutto le informazioni raccolte nell’ultimo miglio dell’Iot, consentendo un’interazione tra oggetti, produttori e utenti. Con la mission dello sviluppo rapido di applicazioni web e mobile è così nato Semioty, il software per l’ “Ultimo miglio dell’Iot”. L’idea ha preso forma all’innovation hub di Lomazzo, da un’intuizione dell’Ad Stefano Butti.
Ma quali sono le principali caratteristiche di Semioty? Se, ad esempio, si producono impianti di areazione per garantire un’ottima qualità dell’aria, Semioty raccoglie i dati sull’impianto, li legge, li converte in informazioni e li invia ai produttori e ai proprietari, che potranno intervenire in tempo reale in caso di mal funzionamento o necessità di manutenzione. Questo senza ogni volta dover costruire un’applicazione ad hoc per ogni prodotto, dilatando tempi e costi, ma mettendo in campo un’applicazione pronta all’uso.
Integrando in maniera “circolare” le interazioni tra aziende, utilizzatori e prodotti, WebRatio con Semioty ha dato vita al primo sistema di Things Relationship Management (Trm) per i prodotti industriali.
Soltanto per fare un esempio indicativo del Trm, la case story ideale potrebbe essere quella della gestione dei frigoriferi industriali di una grande catena di supermercati: l’azienda produttrice deve soddisfare l’esigenza del cliente, con le macchine che devono garantire il proprio funzionamento e quindi la corretta conservazione degli alimenti. Grazie a Semioty e ai dati trasmessi dai frigoriferi, così, è possibile monitorare in tempo reale da remoto, (desktop, tablet e smartphone), lo stato di funzionamento e la temperatura a cui sono refrigerati i prodotti, salvare i dati in cloud e controllare a distanza funzionalità come lo sbrinamento o la ventilazione. “Il sistema di rilevazione, analisi, controllo e notifica – spiega WeBratio – consente di avere un frigorifero industriale sempre al massimo delle performance, perché, ad esempio, è possibile verificare se il compressore entra in funzione subito e se impiega lo stesso tempo a portare alla temperatura configurata rispetto al momento in cui era stato acquistato. Questo ha un duplice vantaggio – sottolinea l’azienda – Il produttore trasferisce ai clienti un’immagine di altissima affidabilità e qualità dei propri prodotti, mentre il cliente ha visibilità sullo stato di funzionamento dei frigoriferi ed è rassicurato dalla garanzia di qualità dei prodotti acquistati e della loro manutenzione, anche predittiva”.
Nata nel 2001 da uno spin off del Politecnico di Milano, oggi WebRatio fattura 3,5 milioni di euro e può contare su più di 150 clienti nel mondo. Sui progetti della società lavorano 60 ingegneri di software, in quattro sedi tra Milano, Lomazzo, San Francisco e Cuenca, in Ecuador. La società si è aggiudicata nel 2017 con Semioty il premio speciale digital transformation all’interno dei Digital360Awards.
Tra le attività dell’azienda c’è la fornitura di soluzioni software per la digitalizzazione dei processi aziendali, come approvvigionamento, erogazione servizi, manutenzione, produzione, vendita, e per l’innovazione digitale in ambito retail, dal proximity marketing all’ e-commerce), oltre ad applicazioni multicanale consumer oriented e aziendali.
WebRatio fa inoltre parte di NExT4Things, la prima rete d’impresa nata all’interno dell’innovation hub ComoNExT di Lomazzo, costituita da dieci aziende del settore software & ICT che si sono aggregate con l’obiettivo di stimolare, accompagnare e facilitare la realizzazione della trasformazione digitale dei prodotti.