Nelle aziende cresce l’importanza della gestione del mobile computing. Aumenta quindi il ricorso a soluzioni che permettono alle imprese di offrire agli utenti mobili un accesso sicuro e basato su policy ai sistemi aziendali attraverso diverse tipologie di dispositivi, compresi quelli personali.
Airwatch, con sede nel Regno Unito e uffici in diversi paesi del mondo, è un vendor specializzato nella mobile security e nell’Enterprise Mobility Management (Emm). La società ha oltre 1.300 dipendenti (400 dei quali impegnati nella ricerca e sviluppo) e oltre 7.000 clienti.
Come vede Airwatch la diffusione del Byod (Bring your own device) in Europa e quali sono solo le differenze rispetto ad altre aree del mondo?
“In America – risponde Ian Evans, managing director Emea di Airwatch – il Byod è oramai una realtà ben consolidata. In Europa la penetrazione deve invece fare i conti con normative sul lavoro più stringenti e diverse fra loro. Quando il mercato Emea sarà più maturo, sono convinto che il numero dei device Byod supererà quello dei dispositivi di proprietà aziendale. In Asia siamo di fronte a un mercato molto giovane, ma in crescita”.
Quali sono le criticità di questa strategia di mobility?
“Una – risponde Evans – è la necessità di ottemperare alle legislazioni sul lavoro. In Italia, per esempio, è praticamente impossibile per un’azienda resettare o cancellare un dispositivo personale compromesso, smarrito o rubato. Per affrontare questo problema la nostra piattaforma Emm mette a disposizione un portale a cui l’utente può accedere con le credenziali aziendali e dal quale può compiere anche autonomamente operazioni sul suo dispositivo. Un’altra criticità è la crescente complessità dei sistemi Emm. Questa è dovuta sia alla crescita delle funzionalità richieste, sia all’elevato numero di dispositivi da supportare. Prendiamo, ad esempio, i device Android. Accanto agli smartphone evoluti come i Samsung Galaxy ci sono molti handset da poche decine di euro che non offrono tutte le Api (Application programming interface, ndr) che aiutano a gestirli facilmente da parte dei sistemi Emm. Un altro problema è l’abbattimento del confine netto tra vita professionale e privata provocato dai dispositivi mobili. Una piattaforma Emm può permettere, ad esempio, di stabilire quando sul dispositivo può essere inviata la posta aziendale e quando no”.
Quali sono le funzionalità delle soluzioni Airwatch più richieste dai clienti italiani?
“La nostra piattaforma è composta di molti servizi. Due moduli molto apprezzati sono il Mobile Device Management e il Secure Content Locker”. Proprio di recente Secure Content Locker ha permesso ad Airwatch di essere inserita come “strong performer” nell’ambito della ricerca The Forrester Wave: File Sync e Share Platform, Q3 2013. Un riconoscimento sia alla capacità della soluzione di mettere in sicurezza i device e al suo modello ibrido (con file e metadati sia sul cloud sia on-premise), sia alla focalizzazione di Airwatch su un gran numero di diversi scenari di mobilità.