Avanade nel Fashion: verso una digital experience diffusa

La società presenta ‘the connected fitting room’, soluzione pensata per migliorare la customer experience all’interno dei camerini di prova nei punti vendita. Un altro “punto di raccolta dati” strategico per nuove proposte.

Pubblicato il 18 Apr 2014

Tutto è divenuto user-centrico e con la digitalizzazione spinta di processi, prodotti e servizi la customer experience sta diventando l’elemento critico di successo delle proposte aziendali al mercato, soprattutto nel mondo B2C. Lo sa bene Avanade, la joint venture Microsoft Accenture, che, in occasione del recente Mobile World Congress tenutosi a Barcellona, ha presentato The connected fitting room, una mobile app basata su Windows 8 pensata per migliorare l’esperienza di acquisto degli utenti nei negozi e punti vendita commerciali del settore Fashion. “L’applicazione rappresenta una delle soluzioni in campo mobile che abbiamo sviluppato appositamente per il mondo Retail, a nostro avviso uno dei segmenti di mercato oggi più in fermento e più attivo sul fronte della digitalizzazione”, dice Dan O’Hara, Vice President Mobility della società. “L’applicazione, fruibile dall’utente attraverso uno schermo touch o un qualsiasi altro dispositivo mobile che il retailer decida di mettere a disposizione della clientela, consente di attivare una comunicazione real-time tra l’utente ‘chiuso’ nel camerino di prova e il commesso del punto vendita favorendo una nuova digital experience”.

Dan O’Hara, Vice President Mobility, Avanade

L’utente che entra nel camerino con i capi selezionati nel negozio, può proseguire la sua esperienza di acquisto direttamente da lì: sullo schermo touch, attraverso sensori e sistemi di riconoscimento inseriti direttamente nei capi di abbigliamento o negli accessori, compaiono automaticamente le fotografie dei capi che l’utente ha portato con sé nella cabina di prova. “Dopodiché il cliente può iniziare a provare i capi e proseguire la sua prova comunicando con il commesso direttamente attraverso l’app a sua disposizione tramite la quale può ‘sfogliare’ le altre proposte disponibili in negozio, selezionare quelle che desidera provare, richiedere una taglia o un colore differenti, farsi portare altri capi o accessori per completare l’outfit”, spiega O’Hara. “Il commesso riceverà le richieste direttamente sul proprio smartphone riuscendo così a soddisfare le esigenze del cliente in tempi molto rapidi”. I benefici si estendono ben oltre la soddisfazione del cliente: “L’esperienza digitale vissuta dall’utente consente il tracciamento di una serie di dati che diventano un patrimonio informativo importantissimo per i responsabili vendita e marketing – confida O’Hara -. La raccolta di questi dati facilita infatti la profilazione utente e apre le strade verso la proposta di servizi personalizzati, promozioni ad hoc o incentivi di acquisto di varia natura che aiutano a fidelizzare la clientela. E non solo: anche merchandising, campagne marketing, strategie di vendita possono diventare più efficaci”.
Determinante naturalmente è la soddisfazione dell’utente nell’utilizzo di applicazioni mobili: “Nel ‘camerino connesso’ l’utente sarà soddisfatto solo se la tecnologia a supporto risulta performante secondo le sue aspettative e, soprattutto, se risulta semplice e intuitiva”, evidenzia O’Hara. .
Una criticità che deve necessariamente essere indirizzata ‘alla fonte’, ossia fin dal disegno e sviluppo applicativo, come dimostra una recente ricerca che Avanade ha commissionato a Vansone Bourne (condotta a fine 2013 su 750 senior It decision maker a livello globale): l’80% degli intervistati ammette che la mobility ha contribuito a elevare le aspettative degli utenti; il 60% ne riconosce l’impatto sullo sviluppo applicativo. “Anche l’application development è divenuto user-centric – dice in conclusione O’Hara – ancor più per le applicazioni fruite in mobilità”. Non a caso l’86% degli intervistati crede che il ‘good design’ applicativo sia l’elemento più critico dal quale dipendono produttività di business e soddisfazione della clientela.

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