Big Data, è una delle buzzword del momento. A fronte di un volume dei dati in costante aumento cresce il numero delle persone che in azienda devono poter accedere alle informazioni aziendali (ma sempre più anche a quelle disponibili su fonti esterne) per elaborarle e prendere decisioni ovunque e in qualunque momento. Questo spiega il costante positivo andamento di mercato di tutti quegli strumenti e quei servizi che su questi dati lavorano per favorirne la fruizione da parte degli utenti. Questi trend si intrecciano con altre tendenze, di tipo sociale e in senso lato culturale. Uno per tutti il trend alla consumerizzazione che caratterizza sempre più l’evoluzione dell’Ict. L’impatto culturale della consumerizzazione dell’It si vede anche nei fattori che, osserva Andreas Bitterer di Gartner, favoriscono l’adozione della BI in azienda. Questi fattori riguardano
– le performance nelle risposte alle query o nella produzione di report e
– la facilità d’utilizzo.
Si tratta in fondo degli stessi fattori che, insieme a considerazioni di costi, caratterizzano le scelte che ogni consumatore fa per l’acquisto di un oggetto high tech. Questi fattori diventano prioritari quando determinate applicazioni sono strumento di lavoro quotidiano per gran parte degli utenti, che vogliono ritrovare in questi strumenti lo stesso ‘ambiente’ familiare e rilassante che li circonda nel tempo libero. Le stesse aziende vedono con favore questo processo che, come è evidente, non può che favorire una maggior produttività del lavoro.
Ecco quindi l’irresistibile ascesa dei dispositivi mobili come potenziale piattaforma ottimale per la BI. Certo oggi molte aziende devono ancora portare la BI sulla piattaforma mobile; molti precedenti tentativi si sono arenati di fronte alle ridotte dimensioni degli schermi degli smartphone. Più di recente c’è stata una certa evoluzione nelle tecniche di visualizzazione e nelle dimensioni degli schermi degli smartphone (a partire dall’iPhone, poi con gli Android e con i dispositivi per Windows Mobile 7) ma c’è stato soprattutto l’arrivo dei tablet, strumenti mobili di formidabile usabilità (peso e ingombro irrilevanti, naturale orientamento al web, schermo di dimensioni adeguate e visualizzazione eccellente) che stanno prendendo piede nelle aziende a un ritmo inatteso. Questa evoluzione porta Bitterer di Gartner alla convinzione che “entro il 2013 il 33% delle funzionalità di BI sarà consumato su dispositivi mobili”. Con un primo step che prevede la disponibilità su dispositivi mobili di report e dashboard, e una successiva evoluzione, prevista per i prossimi due anni, che vedrà un graduale sviluppo di applicazioni analitiche.
Big & Mobile Data
Pubblicato il 16 Giu 2011
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