MILANO – BlackBerry prosegue nella sua rifocalizzazione sull’offerta di software e servizi per il target corporate, puntando sull’apertura verso le altre piattaforme, la sicurezza e l’offerta di un ampio portfolio di soluzioni di terze parti. Il tutto senza abbandonare lo sviluppo di nuovi device, form factor e design.
Ne è esempio BlackBerry Enterprise Service 12 (Bes), l’ultima versione della piattaforma di Mobile Device Management, presentata a fine 2014, che oggi va oltre l’evoluzione del Mdm nel senso più ampio di Enterprise Mobility Management (Emm).
L’insieme delle ultime mosse del vendor sembra riuscire nell’intento sia di rivalutare il Dna originario (integrazione in una tecnologia nata per la voce di funzionalità di messaging e collaboration avanzate e gestite in sicurezza tramite un’infrastruttura proprietaria), sia di dimostrarsi proattiva rispetto al futuro.
“Molte notizie uscite negli ultimi tempi sui media, come ad esempio le intercettazioni lo scorso anno delle telefonate della cancelliera Merkel da parte dei servizi d’intelligence americani, dimostrano che la sicurezza nel mondo mobile è al centro dell’attenzione”. A dirlo è Alessio Banich, Solution Specialist Manager di BlackBerry Italia. Ecco che tra i punti di forza del nuovo offering Emm del marchio canadese ci sono feature per sicurezza e compliance, di cui l’accordo con Samsung per far leva sulla tecnologia Knox (sviluppata dal produttore coreano che per permette di creare ambienti separati per uso personale e per uso azienda) nella gestione dei dispositivi Galaxy è solo un esempio (lo scorso novembre le due aziende hanno annunciato una partnership strategica per le gestione dei disposivi che intergrano Knox con la piattaforma BlackBerry).
Altre riguardano la containerizzazione (BlackBerry Secure Workspace, che consente di isolare su un dispositivo Byod i dati e le applicazioni corporate rispetto a quelle personali), i servizi Vpn, forme avanzate di crittografia per proteggere i dati nella memoria del dispositivo o in transito, la gestione semplificata dell’archive e audit delle comunicazioni contenenti dati di clienti (grazie all’accordo con Gwava, che fornisce una piattaforma di logging ed eDiscovery robusta e di semplice uso). “Siamo l’interlocutore ideale per le aziende che operano in mercati highly regulated”, sottolinea Banich.
Tra le altre novità, da segnalare innanzitutto vi è il supporto anche alle piattaforme Windows Phone 8 e 8.1. La nuova Bes è in grado di gestire i device basati sull’Os BlackBerry 10, Apple iOS, Android e di Microsoft. Integrati e gestibili da Bes 12 i servizi di collaborazione e comunicazione avanzata proprietari della suite eBbm. Molto interessante l’integrazione, dote dell’acquisizione della startup britannica Movirtu, di una tecnologia che consente di gestire due Sim, una fisica e un’altra virtuale, su un unico device. Se si utilizzano dispositivi Byod, questo sistema facilita lo split delle bollette private e corporate; oppure permette, a chi viaggia spesso, di utilizzare Sim di operatori locali per le comunicazioni nel paese ospite e ricorrere alla Sim virtuale per le comunicazioni con l’azienda, abbattendo così i costi di roaming.
“Oggi – conclude Banich – BlackBerry è in grado di supportare tutti gli scenari d’uso dei device mobili: Byod, Cope (Corporate owned-personal enabled) e Cobo (Corporate owned-business only). Tutte le funzionalità Emm di Bes12 e delle applicazioni che ne rappresentano l’ecosistema sono gestibili e controllabili da un’unica console.