Un aumento dei carrelli del 25% e una crescita del 24% degli ordini a livello globale, questi i dati, basati sull’analisi dell’attività di acquisto di oltre 400 milioni di acquirenti in tutto il mondo, dello Shopping Index relativi al primo trimestre del 2016 resi disponibili da Demandware, fornitore di soluzioni cloud commerce per le imprese di moda, lusso, bellezza e food.
Nello specifico: la shopping attraction, che misura il volume di visite al totale dei siti monitorati, è cresciuta del 15,29% e ha guidato l’89% della crescita del commercio digitale. Inoltre la spesa per cliente, che combina la variazione della frequenza di visita, la conversione e il valore medio degli ordini, è cresciuta dell’1,86% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, contribuendo per l’11% alla crescita. La combinazione della spesa del cliente con la shopping attraction ha prodotto un aumento del 17% del commercio digitale. L’aumento del numero dei carrelli creati è riconducibile per lo più agli smartphone (+70%).
Tenendo presente questo dato, i retailer dovrebbero prevedere sempre meno passaggi dal momento in cui si effettua la ricerca fino al pagamento finale. Basti pensare che nel segmento fashion, il tempo medio di permanenza per visita – per tutti i dispositivi – è stato di 9 minuti, mentre quello relativo agli smartphone di 8.
La moda è uno dei settori che ha registrato i dati di crescita maggiori tra i segmenti analizzati, preceduto solo dall’abbigliamento sportivo che ha realizzato +41% di visite, +44% creazione dei carrelli e + 35% ordini.
Per concludere, una curiosità relativa a questo settore riguarda il fatto che il nero è il colore maggiormente richiesto da chi acquista in rete con il 27% delle ricerche, seguito da bianco e rosso.