“L’economia delle applicazioni è alimentata dall’aspettativa di una risposta immediata alle richieste dei consumatori di servizi, guidata da un mondo sempre connesso, specialmente via mobile. Per soddisfare tale domanda dei consumatori, un’architettura enterprise deve essere in grado di sostenere un insieme eterogeneo di utenti che interagiscono con il sistema – applicazioni interne, sistemi legacy, partner esterni, clienti, dispositivi mobili, dispositivi IoT, ecc.”, esordisce Fabrizio Tittarelli, Business Technology Architect di Ca Technologies analizzando gli scenari attuali entro cui si muovono le aziende sempre più abilitate nei propri business model dall’It. “Per tale ragione le architetture It devono essere modernizzate, possibilmente senza eliminare e sostituire tutto quello che è stato costruito, magari estendendo l’architettura esistente. I modelli di integrazione legacy esistenti devono essere aggiornati e la chiave di volta sta nell’Api management. Le Api – Application Programming Interface – portano la necessaria armonia all’integrazione tra sistemi eterogenei”.
Premessa doverosa, Ca Technologies non sviluppa Api per rivenderle ma per consentire alle proprie soluzioni di interfacciarsi e integrarsi con i sistemi già presenti nelle aziende, fornendo inoltre soluzioni per poter gestire e mettere in sicurezza le Api nonché abilitarne lo sviluppo nei contesti It emergenti (cioè sempre più di tipo ibrido). Le Api rappresentano un materiale davvero prezioso nel campo della programmazione: sia per gli sviluppatori che le utilizzano sia per le software house che le rilasciano. Per questo la loro distribuzione avviene solamente attraverso canali ufficiali e, in alcuni casi, in forma ristretta. “Noi abbiamo sempre scelto di essere un fornitore indipendente, produttore di soluzioni agnostiche rispetto alle piattaforme”, sottolinea a tal proposito Tittarelli. “Per questo motivo, storicamente, stringiamo partnership tecnologiche con i player It/tecnologici più importanti del mercato, al fine di garantire l’interoperabilità delle nostre soluzioni. E altrettanto operiamo/collaboriamo alla definizione di standard di mercato e best practices: Saml è un esempio [Security Assertion Markup Language – Saml è uno standard informatico per lo scambio di dati di autenticazione e autorizzazione tra domini di sicurezza distinti, tipicamente un identity provider (entità che fornisce informazioni di identità) e un service provider (entità che fornisce servizi) – ndr], attraverso consulenti che collaborano nei vari gruppi di lavoro”.
Quanto ai contesti entro i quali questi servizi di integrazione meglio esprimo la loro forza e valore, appare evidente che le Api stiano avendo un ruolo sempre più determinante in progetti IoT e Big Data, ambiti dove Communication Service Provider e Telco riusciranno a ‘monetizzare’ il valore delle Api (secondo gli analisti vedremo progetti interessanti anche nel settore finanziario). “Oggi le Telco utilizzano processi manuali costosi per creare Api a partire dalle logiche di business inserite nel codice sviluppato, piuttosto che da chiamate Sql. Tuttavia tali aziende, a causa della crescente pressione competitiva, hanno bisogno di sviluppare ben più velocemente applicazioni basate su Api, sbloccando il valore intrinseco – ma poco o niente utilizzato – presente nei propri archivi dati e applicazioni legacy”, invita a riflettere in chiusura Tittarelli. “Sicuramente i Big Data e l’IoT stanno guidando l’esplosione di dati che devono essere raccolti, selettivamente esposti e monetizzati per creare nuovi modelli di business. CA Technologies, in aggiunta alle soluzioni di Api Management & Api Security, ha realizzato una soluzione specifica che consente agli utenti aziendali di creare Api provenienti da sorgenti dati sia di applicazioni legacy sia più moderne, abbattendo in modo significativo i costi e il tempo dei processi di sviluppo, attraverso l’automazione e l’applicazione della logica di business”.