Internet e mobility stanno rivoluzionando i modelli di business degli istituti finanziari, messi alle strette dalle turbolenze del mercato. La battaglia, complessa, si gioca anche sull’offerta ai clienti della banca di un’esperienza online efficiente. La chiacchierata con Luca Collacciani, Director Web Experience Emea di Akamai ha restituito interessanti riflessioni sul tema.
“Da 15 anni – ha affermato il manager – il Finance attraversa una fase di trasformazione, legata al mondo sempre più interconnesso. In America soprattutto, le startup Fin-Tech minacciano gli equilibri del settore: secondo una ricerca Goldman Sachs, potrebbero erodere una parte dei profitti delle tradizionali società finanziarie per una quota pari a 4,7 trilioni di dollari”. Per competere, insomma, serve innovare e soprattutto avere la coscienza del contesto competitivo in profonda trasformazione.
L’urgenza del cambiamento e il ritardo italiano
“Gli istituti finanziari – ha proseguito Collacciani – guardano con maggiore interesse ai Millennials, che, entrati nel mondo del lavoro, iniziano ad accumulare risparmi e, abituati a trascorrere tempo su Internet, sono più esigenti rispetto all’esperienza online”.
Così le prestazioni web e mobile diventano una priorità: “Alcune banche mi hanno confidato che le app performance sono una forma di rispetto verso il cliente – ha riportato Collacciani -. Digital transformation significa modificare la strategia verso una visione davvero customer-centric”.
Ma il nostro Paese resta tra le maglie nere: “Solo un paio di anni fa, in Italia le banche, ad eccezione di qualche gruppo internazionale, non consideravano importante le web performance, ma oggi l’attenzione sta decisamente cambiando”.
Quali soluzioni per le mobile performance?
Collacciani si è addentrato nel tema della mobile experience, sempre più centrale vista l’adozione massiva dei device.
“Tipicamente – ha spiegato -, quando un utente accede ai servizi bancari via mobile, la comunicazione attraversa più nodi: i network cellulari, Internet e il data center dell’istituto finanziario”. In risposta, Akamai implementa i server all’interno delle principali reti mobili, riducendo la latenza di connessione a Internet. “L’accelerazione è portata a livello di network cellulare – ha puntualizzato Collacciani -. Inoltre, stiamo lavorando sull’ottimizzazione delle performance a livello di dispositivo: grazie ai Software Development Kit (Sdk), la app viene completata da poche righe di codice che permettono di identificare e comunicare ai server Akamai la qualità della connessione; in base alle prestazioni di rete, verranno trasmessi contenuti differenziati: ad esempio, se il network è debole, non verranno distribuiti video o immagini. La soluzione è in fase beta e sarà lanciata nel primo trimestre del 2017”.
L’attenzione verso le immagini
In chiusura, il manager Akamai ha parlato di manipolazione delle immagini online. “Grazie alla nostra soluzione Image Manager, le immagini originali di un sito / app vengono sostituite con immagini compresse, senza che l’occhio umano percepisca alcuna differenza qualitativa. Le banche iniziano a guardare alle immagini come fattore rilevante di customer engagement”. Da qui, l’ultimo suggerimento: l’adozione del protocollo http 2, evoluzione del modello 1.1. comunemente in uso, che permette l’ottimizzazione della mobile performance anche grazie al caricamento simultaneo delle immagini di una pagina web attraverso il browser.