MILANO – Nell’Information technology è integrazione sempre più spinta fra connettività cablata e wireless. Un cambiamento che poi significa poter fruire senza soluzione di continuità dei servizi di networking sia da risorse fisse (dai pc ai data center) sia da device mobili.
“Grazie all’integrazione di Aruba Network e Hpe (Hewlett Packard Enterprise) – dichiara Nora Cecini, Country Manager Hpe Aruba – oggi le imprese hanno a disposizione un portafoglio completo di soluzioni di rete che soddisfano non solo i requisiti dei data center (il tradizionale core business di Hpe) ma anche quelle della mobility. Un offering che consente di rispondere a tutte le esigenze dell’utente della Mobile Generation, che si basa sulle tecnologie mobili per lavorare, fare business e svolgere attività quotidiane”.
La convergenza fra reti fisse, wireless e cloud, con l’aggiunta di nuove tecnologie di integrazione per applicazioni e servizi (soprattutto con Api, Application programming interface) e di analitica avanzata in tempo reale, consente di andare oltre alla connettività tradizionale: “Le infrastrutture di rete – spiega Cecini – diventano veri e propri asset strategici e programmabili che permettono l’accesso a nuove tecnologie utilizzate dagli utenti o che caratterizzano l’Internet of Things (IoT). In questo contesto cambiano anche i decision maker e diventano sempre più preziosi i feedback degli utenti”.
La più recente risposta di Aruba Hpe a questo “vero e proprio cambio di paradigma”, come lo definisce la country manager Hpe Aruba, è Aruba Mobile First Platform, un layer software che utilizza Api per fornire, sia ai responsabili di business sia agli sviluppatori, insight inerenti la rete utili per migliorare applicazioni e servizi. Al cuore di questa tecnologia c’è ArubaOS 8.0, un nuovo sistema operativo che include un’Api northbound (un’interfaccia che consente la comunicazione ad alto livello fra componenti di networking e applicative) progettata per permettere agli sviluppatori di sfruttare informazioni contestuali che l’infrastruttura Aruba raccoglie dai dispositivi mobili e IoT.
“Questi dati – esemplifica Cecini – possono riguardare la geolocalizzazione o altri aspetti che interessano in modo particolare chi gestisce le policy di sicurezza”. Per quanto concerne quest’ultimo aspetto, un ruolo da protagonista lo svolgono il software Aruba ClearPass, integrato con la Mobile First Platform, e anche le sue nuove Aruba ClearPass Extensions, che consentono a sviluppatori ed esperti della sicurezza It di integrare più facilmente con Aruba ClearPass i servizi tecnologici mantenuti in hosting sul cloud.
La visione di Hpe Aruba assegna un’importanza fondamentale al mondo degli sviluppatori e ai partner: “Aruba – precisa Cecini – ha portato in dote anche un canale fortemente specializzato per tecnologie e per settori verticali”. Per questo ecosistema Hpe ha lanciato, contestualmente alla Mobile First Platform, anche un nuovo programma Partner Ready for Networking che premia le competenze più mirate.