Con l’ultima versione di KEPServerEX (il software di connettività industriale con il brand Kepware) PTC ha voluto semplificare il più possibile la connettività tra asset produttivi e di automazione.
La connettività agli asset e alle attrezzature di automazione è fondamentale per migliorare l’efficienza operativa nei contesti IIoT – Industrial IoT. Per soddisfare le tipiche esigenze degli ambienti di produzione complessi, gli ingegneri ricorrono spesso a mix di soluzioni, che sono composte da componenti commerciali e sviluppati ad hoc. L’aumento della complessità, dei costi di implementazione e dell’occupazione di banda che si rende necessaria per il recupero della grande mole di dati proveniente dagli impianti porta però all’esigenza di disporre un’unica soluzione sicura, attraverso la quale sia possibile connettere efficacemente tutti gli asset.
In quest’ottica, le vaste possibilità legate alla connettività, l’affidabilità e le funzioni di sicurezza offerte da KEPServerEX 6.7 consentono agli utenti di potersi concentrare sull’efficientamento dei processi, nonché sul costante miglioramento dei prodotti, liberandoli dalle problematiche relative alla connettività.
Grazie anche alle nuove funzionalità per la distribuzione sicura dei server, il nuovo KEPServerEX 6.7 permette alle aziende di standardizzare la comunicazione industriale attraverso un’unica applicazione sicura.
Tra i recenti aggiornamenti introdotti in KEPServerEX 6.7 vi sono nuove funzioni che consentono di implementare la connettività con tutti i più moderni e noti utensili ad aria compressa attualmente disponibili sul mercato. Attrezzature di questo tipo vengono comunemente utilizzate nelle operazioni di assemblaggio (quali avvitatura, clampaggio eccetera) e KEPServerEX si distingue per essere capace di integrarsi perfettamente con queste risorse. KEPServerEX fornisce l’accesso ai dati generati dagli utensili, così come a tutti gli altri asset di automazione industriale che sono comunemente impiegati in ambito produttivo, agendo così da unico punto di accesso per le applicazioni software industriali. Questa capacità di integrazione universale consente alle imprese di ridurre il tempo e gli sforzi normalmente necessari per l’implementazione del software.
KEPServerEX 6.7 include anche una serie di migliorie relative alla sicurezza, al fine di fronteggiare le crescenti minacce di attacchi informatici. PTC ha ampliato e migliorato i suoi strumenti di configurazione remota sicura, con l’obiettivo di combattere il rischio di furti di IP e di occupazione dei tempi di inattività e, in generale, per migliorare complessivamente tutta la sicurezza, riaffermando il suo costante impegno nei confronti dello Shared Responsibility Model. La versione 6.7 aggiunge inoltre nuove funzionalità di sicurezza all’interfaccia nativa ThingWorx, consentendo agli utenti di implementare le migliori pratiche di networking quando si connettono a ThingWorx in cloud o su reti WAN (Wide area network).
“Quale passo obbligato da compiere in qualsiasi iniziativa di miglioramento operativo – ha affermato Craig Resnick, vicepresidente di ARC Advisory Group – la trasformazione digitale richiede che la connettività agli asset sia sicura, affidabile e trasparente. KEPServerEX fornisce agli utenti una soluzione completa, che può essere implementata in modo semplice e rapido per aiutare le imprese a ottimizzare i loro processi operativi, a migliorare l’efficienza, ottimizzare i KPI e avere un più rapido ritorno degli investimenti. I miglioramenti che sono stati introdotti nel driver dedicato all’utensileria, nonché le nuove funzioni di sicurezza introdotte nella versione 6.7 rendono la standardizzazione della comunicazione ancora più semplice ed efficace”.
“Poiché i rischi per la sicurezza informatica sono sempre più insidiosi – ha dichiarato Abby Eon, direttore generale di Kepware, PTC – abbiamo puntato al continuo miglioramento della sicurezza di KEPServerEX. La versione 6.7 consente ai nostri clienti non solo di aumentare l’efficienza dei processi, ma di minimizzare la loro esposizione a vulnerabilità e cyber-attacchi”.