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IoT e assicurazioni: ecco i dati della ricerca del Digital Insurance Hub

Nel 2018 la diffusione di polizze abbinate a dispositivi IoT è in crescita, è una delle evidenze delle prime evidenze della ricerca “IoT & New Insurance Models” del Digital Insurance Hub, promosso da CeTIF in collaborazione con CRIF

Pubblicato il 09 Mag 2018

iot assicurazioni

Nel 2018 la diffusione di polizze abbinate a dispositivi IoT è in crescita in particolare nel comparto motor: il 61% delle prime 35 compagnie offrono infatti soluzioni di questo tipo. Tale diffusione è promossa da una contestuale offerta di servizi a valore aggiunto abbinati al prodotto. È quanto è emerso dal primo stream di ricerca del Digital Insurance Hub: “IoT & New Insurance Models”, promosso da CeTIF, in collaborazione con CRIF, che ha visto la partecipazione di 6 compagnie che operano nel mercato italiano (Arca Vita, Credemassicurazioni e Credemvita, Generali Italia, Helvetia, ITAS Mutua e Munich RE).

Nello specifico, l’osservazione del mercato motor nell’ultimo biennio ha permesso di trarre importanti conclusioni in merito all’integrazione di strumenti IoT nelle polizze tradizionali: rispetto all’offerta al 2017 il mercato si è dimostrato più evoluto. Un importante segnale di evoluzione è l’ingresso nel mercato italiano di polizze in linea con lo standard internazionale, consentendo al potenziale cliente di testare il prodotto prima di decidere di installarlo sul veicolo.

Si riscontra quindi un mercato abbastanza maturo, in fase di consolidamento verso tipologie di prodotti e servizi offerti sempre più evolute (70% dell’offerta totale di dispositivi IoT connessi al veicolo rientra in tale casistica). Tale evoluzione è indice di una sempre maggiore attenzione del mercato ai bisogni della clientela, che richiede sempre più servizi mirati e personalizzati. Un premio RCA che sia basato sul reale stile di guida sta diventando sempre più uno standard di tali tipologie di polizze.

L’evoluzione nel ramo property

Anche in ambito property si riscontra un’offerta di tipologie di polizze con dispositivi IoT in profonda evoluzione. Osservando infatti l’offerta delle compagnie si è riscontrato che nel 2018 il 25% (contro il 16% del 2017) dei principali gruppi ha emesso polizze con integrazioni IoT “semplici” con dispositivi connessi che offrono servizi come la rilevazione degli incendi, monossido di carbonio, temperatura, intrusioni, …

Attualmente più dei 2/3 del mercato operante in Italia propone soluzioni property non integrate con dispositivi IoT, offrendo servizi a valore aggiunto basati sull’instaurazione di partnership con centri di riparazione convenzionati o liquidazioni tempestive in forma specifica.

Dalla mappatura emerge una caratteristica propria del settore property: la propensione e l’attenzione ai dati IoT al fine di integrare le polizze con servizi a valore aggiunto in particolare in ambito Safety e Platform & Data. Sono le abitudini comportamentali quali, per esempio lo stile di vita e le interazioni dei dispositivi connessi, ad essere le più rilevanti. Si può presumere che tale osservazione possa sempre più affermarsi nel tempo.

Lo stato dell’arte nel comparto salute e benessere

Infine, nel comparto salute e benessere si notano le prime sperimentazioni da parte delle compagnie. Il focus non è però sull’integrazione di dispositivi IoT ma, piuttosto, sulla diffusione di polizze malattia e infortuni tramite canali non convenzionali. In conclusione, le compagnie guardano con duplice interesse l’integrazione di dispositivi IoT intercettando i bisogni del cliente fidelizzandolo, fornendo servizi a valore aggiunto e raggiungendo i potenziali clienti in punti di contatto non tradizionali.

I rischi alle quali le compagnie sono maggiormente esposte

Pari passo alla continua evoluzione dell’offerta di polizze evolute si intensificano e modificano i rischi a cui le imprese assicurative sono esposte quali, per esempio, in ordine di rilevanza: la business interruption, catastrofi naturali, market developments, cambi legislativi, incendi e esplosioni. In questo contesto le compagnie ritengono cruciale la scelta di un partner affidabile, poiché l’offerta end to end di polizze a copertura di rischi emergenti, o comunque di complessa mitigazione, è ritenuta essere di difficile sostenibilità.

Alle compagnie è richiesto di confrontarsi e implementare nuovi modelli di business che integrino soluzioni di P2P e ON-Demand Insurance. In particolare, nei rami danni risultano di più immediata integrazione, forte del fatto di una maggiore cultura assicurativa e di una più facile definizione del perimetro assicurato e in generale di più immediata comprensione. Per esempio, per rispondere alle nuove esigenze del contesto ‘digital’, CRIF ha presentato ai partecipanti la soluzione Omnichannel Smart Onboarding, che mette a disposizione delle assicurazioni tutti gli ingredienti per gestire in maniera innovativa la customer journey della clientela.

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