Mobile Computing nel mirino di Italsel

Distributore specializzato in soluzioni informatiche e per le Tlc, Italsel ha da poco inaugurato Mobability una nuova business unit interamente dedicata al Mobile Computing, grande focus sul quale la società concentrerà i maggiori sforzi nei prossimi anni. Il perché e come ce lo spiega l’amministratore delegato Pierangelo Rossi

Pubblicato il 09 Mar 2010

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Pierangelo Rossi, imprenditore dal 1984 nel settore informatico, è oggi presidente e amministratore delegato di Italsel (www.italsel.it), distributore a valore aggiunto (Vad – value added distributor) specializzato nell’offerta di tecnologie legate alla sicurezza, all’office automation, al networking e all’integrità dei dati. Con sede a Bologna e con una rete distributiva di oltre 3.500 partner in tutta Italia, Italsel rappresenta oggi oltre 40 vendor.
ZeroUno ha intervistato Rossi in occasione dell’apertura della nuova divisione della società dedicata alla mobilità. Mobability (www.mobability.it) è infatti la business unit creata per rispondere a un mercato che richiede sempre più spesso un’integrazione tra le strutture informatiche già esistenti con tecnologie in ambito mobile.
“Italsel è da sempre riconosciuta per le sue attività di ricerca e scouting delle soluzioni per il mondo Ict – esordisce Rossi – ed è con questo spirito di innovazione che abbiamo deciso di dedicare un’intera business unit al mondo della mobilità, con l’obiettivo di individuare e selezionare le migliori tecnologie nell’ambito del mobile computing. Per noi mobilità non significa poter leggere la mail dal cellulare – specifica Rossi – ma poter operare attraverso i dispositivi mobili esattamente come abbiamo fatto finora con i comuni Pc. Mobile computing altro non è che l’evoluzione del personal computing. Le esigenze di lavoro, funzionalità, accesso alle informazioni e ai sistemi informativi aziendali, utilizzo degli strumenti e della rete sono gli stessi; ciò che cambia è il mezzo utilizzato per lavorare e utilizzare le risorse aziendali. Alla luce del fatto che i lavoratori mobili sono sempre più numerosi, è chiaro che garantire loro la possibilità di essere operativi e produttivi esattamente come se fossero a una ‘tradizionale’ postazione di lavoro diventa un’esigenza sempre più pressante”.
Certo di strada da fare, soprattutto nel nostro paese, ce n’è ancora. “In Italia – spiega Rossi – la mobilità in senso lato è ancora agli inizi del suo percorso di sviluppo. Sono diverse le aziende che utilizzano ormai device mobili scegliendo, per esempio, l’installazione di un server specifico (in molti casi si parla di Blackberry Enterprise Server), ma purtroppo l’utilizzo è limitato alla gestione della posta. Siamo in sostanza ancora lontani dall’utilizzo del dato dal dispositivo mobile inteso come accesso ai sistemi Crm o Erp aziendali”.
Tuttavia, il mercato dell’utenza aziendale è in fermento ed è per questo motivo che Italsel si è dotata di una business unit specifica. “L’idea nasce dalla consapevolezza di dover offrire un supporto specifico al canale, e di conseguenza alle aziende utenti, in un segmento in evoluzione che, proprio perché sta lentamente delineandosi, necessita di capacità e competenze specifiche – sottolinea Rossi -. La nostra missione è offrire soluzioni mobile per aziende di qualsiasi dimensione e in differenti ambiti che vanno dall’e-business e networking, alla business intelligence; dal supporto/assistenza da remoto ai sistemi di videoconferenza e gestione Ram (reti aziendali mobili); dalla gestione della compliance aziendale interna ed esterna fino al backup, allo storage, l’integrità del dato e la virtualizzazione; oltre, naturalmente agli aspetti legati alla sicurezza, dal controllo degli accessi Lan, Vpn e VoIp, all’accesso ai dati da remoto (e alle funzionalità di editing, modifica, stampa, ecc). Senza tralasciare la sicurezza perimetrale e degli end point”.
Le competenze di Italsel nascono anche da una serie di partnership e alleanze che le consentono di avere un punto di osservazione privilegiato sull’evoluzione del mercato Ict. Recente l’accordo con Rim, per esempio, che ha consentito al distributore di diventare Blackberry Alliance Member. “Posizione questa – conclude Rossi – che ci aiuta a capire meglio quali sono le esigenze delle aziende (medio-grandi in particolare) e quali sono i confini oltre i quali possono spingersi i nuovi device e le nuove applicazioni”.

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