I processi di progettazione possono raffinarsi se si producono oggetti in grado di trasmettere le informazioni circa il loro stesso malfunzionamento, che sanno raccontare in tempo reale come vengono adoperati e così via, in un circolo virtuoso – innescato proprio dall'Iot-Internet of things – che presuppone aziende estremamente flessibili e prodotti sempre più connessi e intelligenti. Ed è il circolo virtuoso su cui ha scommesso PTC, il fornitore di piattaforme tecnologiche e applicazioni aziendali, realtà affermata nel campo dei software Cad e oggi specializzata nell'offerta di soluzioni per il product lifecycle management, ossia per la gestione del ciclo di vita dei prodotti e del servizio d'assistenza.
“Nel nostro Paese stiamo chiudendo un triennio – ha affermato Stefano Rinaldi, senior vice president & general manager di PTC Italia – che ha messo a segno risultati in crescita, contribuendo positivamente alle performance della corporate.
Per il 2016 segnali incoraggianti permettono di prevedere che il trend di incremento possa proseguire a tassi a doppia cifra. In particolare, le aziende manifatturiere orientate all'export continuano a investire in innovazione e questo vale anche per molti tra i nostri 2.500 clienti”.
PTC si è riorganizzata per meglio evolvere la propria proposta e quindi, pur restando una unica azienda a livello globale, si dividerà in due organizzazioni operative: Solution Group e Technology Platform Group, ognuna con un proprio presidente che però riporterà al Ceo Jim Heppelmann; la prima si concentrerà sui segmenti core dell'azienda (Cad eccetera) la seconda è stata pensata per rafforzare la piattaforma aziendale riguardo all'integrazione di nuove tecnologie.
“Continueremo a investire – ha continuato Rinaldi – sia sul fronte delle acquisizioni, per arricchire la nostra technology platform, sia sullo sviluppo dei prodotti”.
Proprio lo scorso dicembre è stato presentato Windchill 11 che racchiude la tecnologia Thingworx sviluppata da PTC per integrare dati da prodotti fisici, risorse basate sul Web e sistemi software aziendali per garantire possibilità di accesso, analisi e quindi creazione di valore; nello specifico, la nuova soluzione permette la connessione tra i prodotti e coloro che li progettano, li sviluppano, li testano, li creano e si occupano della loro manutenzione.
Tra le novità del prodotto: app basate sui ruoli per una maggiore velocità nel reperimento di dati e informazioni sul prodotto in base a chi effettua la ricerca e alle sue necessità e, in generale, innovative capacità di ricerca multi sfaccettate; inoltre, questo sistema di Plm include standard Oslc (Open services for lifecycle collaboration) per una maggiore collaborazione e un collegamento più semplice con gli altri sistemi.
Windchill 11, inoltre, assicura una gestione completa delle distinte base, in grado di racchiudere modelli di sistema, requisiti, progetti meccanici ed elettronici, software, documentazione, analisi e pianificazione della qualità, oltre a informazioni sulla produzione condivise tra progettazione, produzione e assistenza.
La strategia dell'azienda, in generale, e in particolare riguardo a questa ultima soluzione, prevede l'offerta secondo diverse opzioni, come Saas sino a soluzioni illimitate e on-premise, passando per la formula della subscription, l'affitto per un certo periodo di tempo.