Rivoluzione Windows 8: tecnologia e non solo

Secondo gli analisti di Forrester, il sistema operativo Microsoft, dotato di funzionalità touch sia che si tratti di palmari, notebook o qualsiasi altro tipo di device, e accompagnato da nuovi modelli di vendita e programmazione, segna un punto di svolta nella strategia di Microsoft.

Pubblicato il 09 Apr 2013

Prima dell'arrivo degli smartphone, Microsoft ha mantenuto pressoché il monopolio sul mercato dei sistemi operativi destinati ai dispositivi personali per circa 25 anni, con uno share del 95%. Ma oggi l'era del Pc come device principe, unico ed esclusivo, è tramontata. E Windows, così come i suoi competitor, devono fare i conti con due principali tendenze di consumo che si stanno delineando sempre più nettamente.

Figura 1: Tra il 2008 e il 2012, il mercato degli smartphone, di cui Microsoft detiene una piccola percentuale, è esploso: le unità vendute sono passate da 140 a oltre 660 milioni

Fonte: Forrester, ottobre 2012

Da un lato, appunto, l'egemonia incontrastata dei personal computer sta cedendo il passo a un ecosistema sempre più multi-device: a minacciare il primato del Pc come dispositivo personale per eccellenza, general-purpose, connesso alla rete e programmabile, ci sono innanzitutto gli smartphone in strepitosa ascesa (tra il 2008 e il 2012 le vendite mondiali sono esplose, passando da 140 a oltre 660 milioni, come mostrato in figura 1), seguiti dai tablet, che dal 2010, anno di lancio dell'iPad, stanno conoscendo un altrettanto fortunato destino. Si sta quindi passando da un mercato monolitico, con un solo dispositivo di riferimento e Microsoft a farla da padrone, a un ecosistema caratterizzato da ben tre categorie di device e diversi attori che si contendono la ricca torta dei sistemi operativi.

Dall'altro lato, invece, la trasformazione riguarda la funzione e la fruizione di Internet, che, da semplice "dispensatore di contenuti", sta diventando un fornitore di servizi ed esperienze software. Emblematica a questo proposito, è l'evoluzione di Google, che non è più soltanto il motore di ricerca più popolare al mondo, ma offre anche tutta una serie di servizi dalla casella di posta al personal cloud. E così stanno facendo tanti altri player; ma la rotta intrapresa è solo a una fase iniziale e in futuro determinerà una ben più decisa trasformazione del mercato.

A fornire questo quadro sono gli analisti di Forrester nel report "Windows: The Next Five Years", secondo cui Microsoft vedrà la propria posizione "vacillare" nel corso dei prossimi anni, a fronte di un segmento dei Pc che continua a perdere quote di mercato rispetto al totale dei dispositivi personali in circolazione, nonostante il volume di unità vendute stia sperimentando una crescita costante, seppure leggera.

Figura 2: Il market share di Microsoft nel settore dei dispositivi personali (pc, tablet e smartphone) dal 2008 al 2016

Fonte: Forrester, ottobre 2012

Se il gigante di Redmond mantiene una posizione di rispetto nei confronti dei competitor in quanto a numero di personal device (il market share è del 30% come mostrato in figura 2), la sua situazione è critica nel segmento degli smartphone dominato da iOs e Android. A poco è servita l'introduzione di Windows Phone 7 a rimpiazzare il vecchio Windows Mobile e la fiducia accordata al nuovo sistema operativo da Nokia, che l'ha preferito a Symbian. Con il lancio di Windows 8 nell'autunno 2012, dice Forrester, il gap con gli Os di Apple e Google dovrebbe però gradualmente ridursi.

Anche la rincorsa ai concorrenti sul fronte tablet stenta a decollare: l'avvento di Windows 8, che abilita funzionalità touch avanzate e altre interessanti feature, incontrerà non poche resistenze per via della doppia modalità di fruizione: funzionando sia su tavoletta sia su Pc, il nuovo sistema operativo, infatti, passa alternativamente dalla nuova modalità Ux (User experience), progettata per i touchscreen, ma in grado di supportare anche gli input del mouse, a quella desktop, in tutto simile al precedente Windows 7.

Figura 3: Nel mondo dei tablet, Microsoft raggiungerà una quota del 27% entro il 2016

Fonte: Forrester, ottobre 2012

La nuova interfaccia grafica, prima denominata "Metro" e oggi "modern Ui", infatti, prevede una schermata Start interattiva e touch, che offre contenuti dinamici e personalizzabili (un modello che Microsoft replica anche per gli altri suoi prodotti e servizi da Bing all'Xbox), ma per accedere ad alcune applicazioni e funzionalità di sistema si rende necessaria la modalità desktop. Questo potrebbe generare, come già detto, una certa confusione, quantomeno inizialmente, presso gli utenti, ma, nonostante le perplessità dovute proprio a questa dualità complessa, Forrester prevede comunque che il colosso di Redmond conquisterà una quota di mercato nel mondo dei tablet pari a quasi il 30% entro il 2016 (figura 3).

Figura 4: Nel 2016, Microsoft avrà una quota di mercato pari al 90% sugli oltre 370 milioni di Pc venduti

Fonte: Forrester, ottobre 2012

In questo contesto, Microsoft resterà comunque il padrone indiscusso nel segmento stagnante dei Pc: nei prossimi tre anni la sua quota scenderà lievemente arrivando al 90%, mentre la rivale Apple guadagnerà qualche punto arrivando al 10% (figura 4). Numeri certamente non rilevanti per smuovere gli attuali equilibri: grazie alla lenta e graduale salita delle vendite in smartphone e tablet che compensano il piccolo calo dei profitti derivanti dai personal computer, la multinazionale di Redmond riuscirà comunque a mantenere saldo fino al 2016 il market share relativo ai personal device, di poco inferiore a un terzo della torta complessiva.

La trasformazione dell'ecosistema Windows

Per questo scenario, il lancio di Windows 8 avrebbe dovuto rappresentare un vero e proprio punto di svolta in risposta a una concorrenza sempre più pressante. In effetti, il nuovo sistema operativo rompe radicalmente con il passato non soltanto dal punto di vista tecnologico, con la creazione di un’unica esperienza utente, nativamente touch, per tutti i tipi di dispositivi. Ci sono importanti novità anche per quanto riguarda il modello di sviluppo delle applicazioni lato-cliente. Una volta messo a punto l'ambiente operativo, infatti, occorre popolarlo di app e quindi spingere quanti più programmatori a cimentarsi nell'impresa. Per questo, Microsoft ha sostituito le tecnologie core alla base delle sue applicazioni (Win32 e Silverlight) con un nuovo insieme di Api (Application programming interface) denominato WinRt, in grado di sfruttare le funzionalità touch di Windows 8, introducendo anche il supporto ai linguaggi Html5 e Javascript. È chiaro, come fa notare Forrester, che con questo cambio radicale, le vecchie applicazioni non potranno essere riadattate facilmente per essere eseguite in modalità Ux e continueranno a girare solo in modalità desktop. Inoltre, gli sviluppatori Windows dovranno imparare le nuove tecniche di programmazione richieste dalla modern Ui, utilizzando gli strumenti di sviluppo rilasciati da Microsoft e aggiornati per le app Ux.

Ma la strategia della software house americana legata alla versione 8 del suo Os non si ferma qui: anche il modello di distribuzione delle applicazioni è stato rivoluzionato, mutuando in parte le caratteristiche dell'App Store di Apple: tutti i software Ux vengono vagliati e approvati da Microsoft, la commercializzazione delle app consumer passa attraverso il Windows Store o il Windows Phone Store e la corporation trattiene una percentuale sulle vendite. A differenza dell'azienda di Cupertino, però, la multinazionale di Redmond chiede solo il 30% dei ricavi sotto i 25mila dollari e il 20% in caso di incassi superiori, dando inoltre la possibilità ad altri distributori di software di inserirsi all'interno del sistema di vendita e permettendo ai clienti di Windows 8 Enterprise di installare app customizzate senza passare attraverso Microsoft.

A stravolgere l'ecosistema Windows, però, c'è un altro particolare importante: se il sistema operativo girava tipicamente solo su processori Amd o Intel x86, oggi Microsoft ha creato una versione parallela di Windows denominata Rt destinata ai processori basati sull’architettura Arm (architettura di processori Risc per device mobili) ad alta efficienza energetica, che vengono utilizzati su quasi tutti gli smartphone e i tablet di nuova generazione perché assicurano minori consumi e una maggiore durata della batteria del dispositivo. Si viene a creare così un'offerta basata su quattro distinte architetture di Cpu: da un lato, i tre processori con Windows 8 ovvero Intel Core x86 e i due sistemi a basso consumo energetico Amd Hondo x86 e Intel Atom x86; dall'altro, Windows Rt che gira sui processori Arm di Nvidia o Qualcomm. Si noti che la release alternativa di Windows, però, non è in grado di supportare le applicazioni desktop, ma solo quelle scritte con la nuova tecnologia WinRt.

Tra le novità, va anche considerato il lancio nel giugno 2012 di dispositivi hardware a marchio Microsoft (i due tablet Surface Pro con processore x86 e Surface basato su Arm), che entrano in concorrenza con i dispositivi degli Oem partner, probabilmente considerati, secondo quanto riportato da Forrester, poco innovativi ed efficaci nello sfruttare appieno le caratteristiche di Windows 8, con il rischio di svalutare agli occhi degli utenti le potenzialità della nuova user experience.

Il piano della corporation si conclude infine con la creazione di un nuovo Microsoft account legato all'identità dell'utente Windows, che in questo modo può accedere non solo a tutti i suoi dispositivi personali (fino a un massimo di cinque) condividendo la medesima user experience, ma anche alla serie di servizi cloud messi a disposizione dalla corporation americana e in costante arricchimento, come la soluzione di posta elettronica Hotmail o di file storage and sharing Skydrive (l'attuale Live Id, infatti, sebbene consenta di usufruire dei servizi online di Microsoft, non è in alcun modo collegata all'utilizzo di Windows).

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