Già da gennaio la sospensione dagli incarichi operativi aveva lasciato grande incertezza sulle condizioni fisiche di Steve Jobs, fondatore di Apple che più di ogni altro ha dato impulso alla rivoluzione tecnologica digitale in atto. Con la scarna lettera di dimissioni datata 24 agosto, e la designazione di Tim Cook come successore si chiude la parabola aziendale di un grande innovatore ("il più grande capitano d’industria che gli Stati Uniti abbiano mai avuto", secondo il canale tv MsNbc).
La decisione di Jobs di abbandonare la guida della società, maturata da tempo e prospettata già da alcuni mesi, non ha impedito al titolo Apple di perdere il 7% in Borsa, segno che per gli investitori la casa della mela è ancora fortemente legata alla personalità e alle visioni del suo storico fondatore.
Era il 1976 quando, nel garage della famiglia Jobs e con l’aiuto di Steve Wozniak e Mike Markkula, veniva fondata la Apple Computer che, di lì a poco, avrebbe letteralmente inventato un mercato, l’informatica consumer, e il Macintosh, il primo personal computer. Dopo aver lasciato l’azienda per divergenze con i colleghi (ed essersi imbarcato in altre avventure di successo, come nell’acquisizione e sviluppo della Pixar), Jobs ritorna alla sua creatura nel 1996, e inanella una serie di successi commerciali (iMac, iPod, iPhone, iPad) che rendono la corporation uno dei big player nel mercato consumer.
Parte delle critiche e delle preoccupazioni rivolte al nuovo Ceo, Tim Cook (in Apple dal 1998) riguardano la notevole differenza di stile aziendale: Cook più orientato alla gestione aziendale, logistica e tecnica, ma apparentemente meno forte nella vision, la caratteristica che ha invece da sempre rappresentato il vantaggio competitivo della guida di Jobs.
In un mercato consumer che si fa sempre più competitivo e si prepara allo scontro tra ecosistemi differenti (basti pensare alla recente acquisizione di Motorola da parte di Google, o alla dismissione della divisione personal computer da parte di Hp per dedicarsi al software in cloud) riuscirà la Apple a proseguire sui fasti del passato senza il suo leggendario fondatore?
Steve Jobs lascia la guida di Apple
Pubblicato il 26 Ago 2011
Argomenti
Canali
Speciale Digital360Awards e CIOsumm.it
Articolo 1 di 2