Chi, tra i CIO e i CISO, fosse ancora ossessionato da “preoccupazioni sulla sicurezza del cloud, dovrebbe smettere di esserlo, e applicare la propria immaginazione ed energia per sviluppare nuovi approcci al controllo della nuvola, che gli permettano di sfruttare, in modo sicuro, affidabile, e in conformità con le normative, i vantaggi di questo modello di computing sempre più diffuso ovunque”. La raccomandazione, della società di ricerche Gartner, è presa a prestito da Antonio Duma, Solutions Architect di Amazon Web Services (AWS), per introdurre l’argomento sicurezza e compliance nel cloud, in una delle numerose sessioni tematiche tenutesi al recente AWS Summit 2018 di Milano.
Who's Who
Antonio Duma
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Vari casi di vantaggi ottenuti con il cloud di Amazon vengono documentati: Duma cita Finra (Financial Industry Regulatory Authority), Slack, DNAnexus. Tutti hanno workload ‘sensibili’ che girano su AWS, ed hanno espresso note positive: il CISO di Finra, John Brady, dichiara che la security in AWS è superiore a quella on-premise nel proprio data center, sotto vari aspetti come cifratura, attività di patching, operazioni di auditing e logging, compliance. Richard Crowley, Director of Operations di Slack, sottolinea la capacità di AWS di fare nella sicurezza un lavoro molto migliore rispetto a quanto l’azienda sarebbe mai in grado di fare nel proprio datacenter.
Who's Who
John Brady
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Who's Who
Richard Crowley
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Migrare verso AWS, illustra Duma, significa rafforzare la propria ‘security posture’, non solo perché si usano servizi GDPR compliant, ma perché si ereditano i controlli globali di sicurezza e conformità, e la capacità di scalarli con maggior visibilità e capacità di gestione; si possono applicare i più elevati standard di privacy; l’automazione è facilitata da servizi di security profondamente integrati; e, non da ultimo, tramite AWS è possibile accedere a una vasta rete di partner e soluzioni nel mondo della sicurezza, che spaziano dalle tecnologie per l’infrastruttura di security, a quelle per il controllo delle identità e degli accessi, alle soluzioni per l’analisi delle configurazioni e delle vulnerabilità, ai sistemi di logging e monitoraggio. Solo un accenno agli standard di privacy: le aziende possono soddisfare i requisiti di ‘residenza dei dati’ scegliendo una regione AWS, con la garanzia che Amazon non li replicherà altrove senza esplicito consenso dell’utente; quest’ultimo potrà tra l’altro rispettare, con questa scelta geografica, la conformità con leggi e normative locali relative alla privacy delle informazioni.
Siemens centralizza la security dei team R&D
Al centro della presentazione il caso di Siemens: “L’esigenza – spiega Andrea Bella, Head of R&D Development Infrastructure di Siemens Industry Software – era far evolvere l’area MOM (manufacturing operation management) da un insieme di team verso un gruppo di lavoro integrato, capace di utilizzare in modo congiunto e coeso le metodologie di sviluppo Agile per la fornitura dei prodotti. E qui la collaborazione con AWS ha permesso di impostare e gestire centralmente gli account dei vari team di sviluppo, in termini di sicurezza e compliance, applicando il paradigma ‘infrastructure as code’ per il networking e le operazioni di configurazione. Tra i benefici, l’abbassamento dei rischi attraverso l’automazione, la riduzione da giorni a ore dei tempi di provisioning di nuovi ambienti ai team R&D, e l’accelerazione dei tempi di rilascio dei prodotti”.
Who's Who
Andrea Bella
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