Pres cambia volto. Il CEO di NovaNext (questo il nuovo nome dell’azienda) Giovanni De Giovanni ha spiegato le novità e le ragioni del rebranding: “Dopo tanti anni di attività, ci è sembrato giusto dare una nuova percezione della nostra value proposition al mercato, perché è importante che i clienti associno il brand ai valori dell’innovazione. Vogliamo essere sinonimo di sviluppo tecnologico, security e dinamismo”.
Who's Who
Giovanni de Giovanni
“Il nostro obiettivo – ha proseguito De Giovanni – è allinearci alle nuove sfide del business con una maggiore apertura al futuro”.
Nuove tecnologie, nuova comunicazione
NovaNext è strutturata su due divisioni, come system integrator e training center. Il trend di crescita aziendale è stato molto positivo nell’ultimo quinquennio con un +60% che ha portato le revenue a 29 milioni di euro di fatturato e a scalare di 43 posizioni la classifica IDC delle società di software e servizi in Italia.
“La nuova ragione sociale contiene sia rimandi all’innovazione sia alle nuove frontiere del business, ed è quindi perfetta per veicolare il messaggio di evoluzione nel segno della digital disruption in atto”, ha sottolineato Valentina Farri, Direttore Marketing e Comunicazione: l’offering comprende il networking, la security e la collaboration, ma vi sono anche il data center, il cloud, l’Internet of Things e la formazione. NovaNext è inoltre dal 1999 Gold Partner e Learning Specialized Partner di Cisco.
Who's Who
Valentina Farri
La nuova comunicazione si alimenta anche di un nuovo sito, della maggior presenza sui social e di un ricco piano di eventi. “Viviamo nell’era dell’Intuitive Networking in grado di apprendere, adattarsi e proteggere i dati”, ha spiegato in conclusione Cosimo Rizzo, Responsabile Sales Solutions.
In occasione del rebranding, l’azienda ha commissionato ad IDC la ricerca dal titolo La rete intuitiva: 3 regole per realizzare una trasformazione digitale di successo che mette proprio a fuoco le esigenze di CIO e Network manager delle imprese italiane. Per quanto riguarda l’impatto della trasformazione digitale ma anche opportunità e rischi che questa comporta: i manager dovranno risolvere i problemi di sicurezza, modernizzare la gestione dell’IT e adeguare le aziende alle nuove normative. L’approccio Intent-based Networking (IBN) – caratterizzato dall’automazione della rete dove le funzioni sono guidate da software di analisi dei Big Data e sul machine-learning per rendere l’infrastruttura più flessibile e allo stesso tempo più intelligente – permette di automatizzare e rendere più smart le reti, mentre le “regole” o indicazioni per il business che emergono dall’analisi di IDC riguardano la trasformazione organizzativa che accompagna quella tecnologica, la misurazione dell’impatto dei nuovi paradigmi, e la scelta del partner tecnologico più qualificato per accompagnare l’azienda nel processo di trasformazione: “Siamo pronti per accompagnare i clienti nel nuovo mondo del business, grazie ai vantaggi della nostra offerta e alla nostra competenza tecnologica”, ha concluso il manager.