MILANO – L’intelligenza artificiale è un tema affrontato fin dagli albori dell’information technology, ma evoca quasi sempre più scenari futuribili che progressi già avvenuti. Di solito si associano all’intelligenza artificiale applicazioni quali i robot e le auto a guida autonoma, che saranno parte della nostra esperienza quotidiana non certo domani, dimenticando software e dispositivi AI-based già presenti sui nostri smartphone o integrati in sistemi utilizzati in settori di vario genere, dalla ricerca medica all’e-commerce.
“Quello che vogliamo trasmettervi – ha esordito Stefano Maio, Country Leader Business Analytics Oracle Italia, in apertura di Explain your tomorrow, today: artificial intelligence at work, evento rivolto agli utenti organizzato a fine maggio a Milano – è l’idea che il domani è già oggi”.
Who's Who
Stefano Maio
Per sostenere questa tesi, piuttosto che illustrare e presentare demo di proprie soluzioni, Oracle ha scelto, in occasione di questo happening, di fare raccontare alcune case history di applicazioni innovative data-driven (in grado di eseguire elaborazioni e produrre risultati in modo sempre più automatizzato) ad alcune aziende suddivise in tre macro-aree: Life & Sport, Industry 4.0 e Retail & Customer Engagement.
Sul palco si sono quindi succedute realtà già consolidate e startup, che hanno presentato casi d’uso nei quali l’intelligenza artificiale e il machine learning stanno aiutando a rendere più efficienti processi di business tradizionali, creare e gestire nuovi modelli di business, sviluppare prodotti e servizi innovativi. Fra le molte, solo per citarne qualcuna, si sono segnalate realtà impegnate nell’applicazione dell’AI per il miglioramento della salute, della preparazione e della selezione degli atleti (Luiss Sport Academy e AC Chievo Verona), per il funzionamento di prodotti per la purificazione dell’aria (Clairy Inc) e per la garanzia della qualità dei prodotti e un più efficiente asset management (Bitron Electronics e Mipu).
Il prodotto presentato da Clairy Inc., è un esempio di come l’AI può essere integrata con soluzioni domestiche. Natede (dalla combinazione delle parole natura, tecnologia e design) è un vaso smart che ospita una pianta grassa destinata, oltre che a fare arredamento, anche a svolgere funzioni di prevenzione dell’inquinamento indoor. La novità consiste nello sfruttare, a fini di purificazione dell’aria, le radici, nelle quali si sviluppano microorganismi che si cibano di pollution. Il vaso è dotato di un’apertura laterale, di sensori e di un dispositivo wi-fi che permette a Natede di connettersi ai sistemi di intelligenza artificiale che possono trovarsi in casa, sullo smartphone o sul cloud, come per esempio Alexa di Amazon o Oracle Virtual Assistant, per monitorare la qualità dell’aria e modulare la capacità di depurazione del vaso.
Non sono mancati altri interventi di Oracle (in particolare di Luisella Giani, esperta Oracle Emea di Artificial Intelligence) e di terze parti che hanno affrontato in modo più tecnologico e di visione sia i temi “ombrello” come AI, machine learning, advanced analytics e big data, sia innovazioni più specifiche.
Who's Who
Luisella Giani
Fra queste, i chatbot (interlocutori virtuali che interagiscono con gli utenti all’interno di chat per fornire risposte a richieste espresse in linguaggio naturale), la robotica umanoide (già utilizzata, per esempio, per migliorare la customer experience in alcune aziende di grande distribuzione) e i droni dotati di videocamere. Interessanti le integrazioni sia di questi, sia delle sole telecamere, ad applicazioni AI-based per l’analisi dell’avanzamento dei lavori nei cantieri o il controllo delle sicurezza sul lavoro. In sintesi, è già possibile sperimentare l’AI nella vita e nel business di oggi, senza aspettare domani.