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Fatturazione elettronica B2B obbligatoria, i vantaggi per le imprese

Con l’introduzione della sola fattura elettronica strutturata si possono risparmiare tra i 5,5 e gli 8,2 euro ogni fattura, ma con la digitalizzazione dell’intero ciclo dell’ordine tra i 25 e 65 euro ogni ciclo; non solo, i vantaggi della fatturazione elettronica obbligatoria riguardano anche l’intera supply chain che può così disporre di dati strutturati alla fonte

Pubblicato il 11 Lug 2018

Esempi di Fatturazione Elettronica B2B

Risparmiare sui costi e disporre di dati strutturati per digitalizzare la propria impresa: sono i principali vantaggi della fatturazione elettronica B2B che sarà obbligatoria a partire dal 1 gennaio 2019 emersi in occasione del recente convegno dal titolo “Fatturazione elettronica: nuovo impulso per il Digital B2B” organizzato per presentare i dati 2018 dell’Osservatorio Fatturazione Elettronica e eCommerce B2b del Politecnico di Milano.

L’obbligo della fatturazione elettronica tra privati, nell’intento del legislatore europeo, nasce per contrastare l’evasione dell’IVA; uno dei vantaggi attesi dalla Commissione Europea riguarda infatti la riduzione della quota di imposta relativa alle fatture non registrate e all’omesso versamento. I dati indicano circa 160 miliardi di euro di evasi nell’intero continente (di cui un quarto è riconducibile all’Italia) che può essere intercettato grazie alla fatturazione elettronica B2B.

Ma i vantaggi generati dalla fatturazione elettronica B2B obbligatoria sono molto più ampi, soprattutto in un sistema imprenditoriale come quello italiano.

“Le leve che attivano la digitalizzazione delle imprese italiane sono molteplici – ha aggiunto Claudio Rorato, direttore dell’Osservatorio – oltre alla volontà di rendere più efficienti i processi e di essere maggiormente competitivi nel proprio business, sicuramente vi è anche la compliance. Questo è vero anche nel caso della normativa in questione. A oggi sono 130mila le imprese digitalizzate, ci si aspetta un aumento di questo numero con l’introduzione dell’obbligo della fattura elettronica, che siamo convinti rappresenterà una grande spinta all’innovazione digitale”.

Dal sondaggio condotto dall’Osservatorio su 126 grandi imprese (con più di 250 addetti) e 218 PMI è emerso che, nel complesso, le imprese italiane sono a buon punto in termini sia di conoscenza sia di capacità di adeguamento alla normativa sulla fatturazione elettronica B2B obbligatoria. Solo il 2% delle grandi imprese e l’8% delle PMI, infatti, ha dichiarato di ritenere la legge poco chiara e soltanto poco più di un quinto del campione (21%) che ci sarà un po’ di confusione sul mercato al momento dell’entrata in vigore dell’obbligo.

In pratica, le grandi aziende e le PMI si stanno organizzando per farsi trovare pronte all’appuntamento: solo il 5% delle grandi imprese e il 9% delle piccole non hanno ancora deciso come approcciare il nuovo obbligo normativo. Per entrambe il gestionale riveste un ruolo fondamentale, con il 39% delle grandi aziende e il 32% delle PMI che lo adeguerà per adempiere all’obbligo normativo. Più ampio il divario se si considera la propensione a esternalizzare il servizio, pari al 34% per le grandi aziende e al 21% per le PMI. Una differenza che si spiega con la maggiore tendenza delle PMI rispetto alle grandi imprese a rivolgersi al commercialista di fiducia (10% per le prime e 1% per le seconde) e a utilizzare i servizi gratuiti messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate (13% contro 1% delle grandi aziende).

“L’obbligo di fatturazione elettronica tra privati [ricordiamo che per la Pubblica Amministrazione questo obbligo è già in essere ndr] – ha affermato Rorato – può portare interessanti vantaggi, è un’opportunità che le imprese devono cogliere per rivedere internamente i propri processi. Solo così sarà possibile sfruttare le potenzialità che si generano grazie al passaggio da una ‘gestione per documenti’ a una ‘gestione per flussi di dati’ e dalla dematerializzazione di un documento alla digitalizzazione dell’intero ciclo ordine-pagamento. I benefici di questo passaggio sono evidenti: con l’introduzione della sola fattura elettronica strutturata si possono risparmiare tra i 5,5 e gli 8,2 euro ogni fattura, mentre con la digitalizzazione dell’intero ciclo dell’ordine tra 25 e 65 euro ogni ciclo”.

Aziende grandi e piccole si confrontano sui vantaggi della fatturazione elettronica obbligatoria B2b

Durante il convegno organizzato dagli Osservatori del Politecnico di Milano sono state messe intorno a un tavolo alcune organizzazioni aziendali, di diverse dimensioni, che si sono confrontate sul da farsi e su quali vantaggi aspettarsi in merito alla fatturazione elettronica B2B obbligatoria.

“Rappresento una piccola realtà – ha spiegato Stefano Colombo, direttore generale Colombo Filippetti, azienda specializzata nella progettazione e realizzazione di componenti meccaniche per l’automazione industriale attiva in Italia e all’estero – ma devo dire che stiamo vivendo questo passaggio in modo sereno. Avevamo già avviato un percorso di digitalizzazione dei nostri processi durante il quale ci siamo resi conto che sono indispensabili standardizzazione e interconnessione. Sicuramente il sistema funziona se vi è un corretto flusso di dati, interno ed esterno con partner e fornitori. Solo così possiamo sperimentare benefici a 360 gradi dai più semplici ai più sofisticati”.

“Con l’introduzione della fattura elettronica – ha continuato Lorenzo De Filippi, ICT manager sistemi di approvvigionamento di Eni – è immediatamente evidente il principale vantaggio nell’ambito della supply chain che è quello di poter più facilmente gestire le informazioni perché sono già strutturate alla fonte (e meno soggette a errori rispetto a quando vi sono interventi manuali). In Eni siamo consapevoli di tutto ciò perché avevamo già fatto investimenti per la fatturazione elettronica già obbligatoria per la PA; ci è bastato estendere alcune funzionalità per poter essere oggi pronti per il 1 gennaio 2019”.

Della stessa opinione Enel che si è dichiarata compliant alla normativa, anche, tra l’altro, per essere in linea con l’obbligo di fatturazione elettronica che è scattato il primo luglio 2018 per le prestazioni rese da subappaltatori e subcontraenti della filiera di imprese che partecipano ai contratti di appalto stipulati con un’amministrazione pubblica. “Siamo convinti – ha aggiunto Rosario Farina, Head of general accounting Italy di Enel – che la fattura elettronica non sia un mero adempimento del contribuente, bensì un’opportunità di innovazione di tanti processi aziendali, non coinvolgendo infatti solo l’amministrazione ma anche il procurement, il finance eccetera. Non solo: credo che il ruolo di aziende come la nostra sia quella di accompagnare anche i nostri fornitori in questo percorso virtuoso nel loro approccio alla revisione del ciclo dell’ordine e della digitalizzazione, in generale”.

“Sicuramente – ha puntualizzato Federica Roscio, Customer experience manager di Fastweb – l’obbligo della fatturazione elettronica si innesta nel tema più complesso e ampio della digital transformation. Promuove il lavoro collaborativo tra business unit aziendali finalizzato a migliorare l’efficienza e permette di arricchire la customer experience. In una realtà come la nostra, grazie alla fattura elettronica, possiamo garantire maggiore trasparenza e instaurare un canale di comunicazione con i clienti; d’altra parte, riteniamo che la fatturazione elettronica B2B porterà vantaggi dal punto di vista della puntualità dei pagamenti”.

“Abbiamo abbracciato l’innovazione che può derivare dalla fatturazione elettronica B2B obbligatoria – ha affermato Silvia Gironi, Responsabile funzione servizi e processi amministrativi e finanziari di Pirelli – con il solo rammarico che essa sia spinta da una mera lotta all’evasione quando invece il fine primario deve essere quello di innescare un circolo virtuoso. Naturalmente bisogna prevedere dei costi, ma sono sicura che sono recuperabili velocemente: nell’arco dei 12 mesi successivi all’investimento”.

Durante il confronto tra i partecipanti alla tavola rotonda, tra i vari benefici attesi dall’introduzione della fatturazione elettronica obbligatoria, è stato infine sottolineato il fatto che poter contare su uno scambio di informazioni con partner e fornitori che va oltre il puro scambio transazionale metterà le aziende nelle condizioni di avere dati su cui sviluppare servizi a valore aggiunto che renderanno più competitive le filiere nel loro complesso.

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