Il cloud, seppure considerato disruptive, non cambia l’obiettivo dell’IT: trasformare le esigenze di business in valore per stakeholder e per azienda. Si deve partire da questa premessa per comprendere come migrare al cloud garantendo continuità e performance senza limitarsi a controllare i livelli di servizio ma spingendo il proprio raggio di azione anche verso gli utenti degli applicativi per aiutarli a migliorare il proprio know-how e a cogliere il valore del cambiamento. Senza questa consapevolezza, non si può parlare di innovazione, infatti, ma solo di aggiornamento tecnologico.
Scegliendo di adottare una metodologia Agile si favorisce la qualità del servizio mettendo al centro il team e permettendogli di lavorare in modo collaborativo e continuo, senza barriere che interrompono il flusso di informazioni e attività, ma si rivela fondamentale il cambio di approccio da parte di chi sostiene le aziende decise a migrare verso il cloud. È necessario che valorizzi la trasformazione digitale come leva per il business, che renda l’innovazione una “pratica” continua e che metta al centro della partnership il rapporto umano e la fiducia. Questi sono i pilastri fondamentali per assicurare la business continuity in un contesto cloud secondo Mirko Palazzo, Head of Application Lifecycle di SIDI, protagonista di questo podcast prodotto da Digital360 in collaborazione con SAP
Sap Point of View
Assicurare la continuità del Business quando i sistemi sono in Cloud
Pubblicato il 30 Nov 2021
Aziende
Argomenti
Canali
Speciale Digital360Awards e CIOsumm.it
Articolo 1 di 2