Prospettive

Dalla Governance dei dati alle Tecnologie esponenziali per abilitare una società data driven

Il summary degli interventi delle due sessioni dedicate a Governance dei dati e Tecnologie esponenziali durante l’evento IBM Cloud on Air

Pubblicato il 26 Mar 2020

11 marzo ca' foscari

Dopo la sessione di apertura e quelle dedicate all’IBM Public cloud e al percorso verso sistemi ibridi e multicloud, l’evento IBM Cloud on Air, realizzato da IBM e Digital360, prosegue con due sessioni dedicate alla Governance dei dati e alle Tecnologie esponenziali.

Governance e qualità dei dati per accelerare il percorso verso l’AI

L’Artificial Intelligence rimane il tema principale della terza sessione, moderata da Maria Teresa Della Mura, Direttore Internet4Things. In un contesto socio-economico dove il motore imprenditoriale è rappresentato dalla capacità di essere data-driven, la governance e la qualità delle informazioni sono requisiti fondamentali.

IBM CloudOnAir – Governance dei dati

IBM CloudOnAir – Governance dei dati

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Giovanni Boccia, Technical Sales Manager – Information Architecture di IBM, e Paolo Tomatis, Project Manager di BlueReply, si confrontano sull’argomento, soprattutto con l’intento di fornire spunti metodologici e pratici volti alla costruzione di sistemi efficaci per la gestione dei dati. L’assunto fondamentale ovviamente è che non può esistere nessuna applicazione di intelligenza artificiale senza una solida architettura dell’informazione alla base: solo così infatti è possibile effettuare ricerche avanzate e ottenere insights utili alle attività di business.

L’approfondimento tecnologico, a cura di Massimo Teratone, IBM Data & AI Information Architecture Tech Sales, offre una panoramica su IBM Cloud Pak for Data, la piattaforma di Big Blue espressamente dedicata alla gestione dei dati e all’abilitazione di funzionalità AI all’interno di ambienti multicloud.

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Le tecnologie esponenziali, vero motore di trasformazione

Il focus sull’intelligenza artificiale si amplia nella sessione successiva, coinvolgendo altre tecnologie cosiddette “esponenziali” (in questo caso, blockchain e Internet of Things), che hanno conosciuto una crescita impressionante negli ultimi anni e rappresentano un forte elemento di disruption.

Artificial Intelligence

Alessandro Piva, Direttore Osservatorio Artificial Intelligence del Politecnico di Milano, rilascia alcuni dati significativi sul mercato italiano dell’AI, che definisce promettente ma ancora agli albori (gli investimenti effettuati nel 2019 ammontavano a 200 milioni di euro).

IBM CloudOnAir –Tecnologie esponenziali

IBM CloudOnAir –Tecnologie esponenziali

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“Le opportunità offerte dall’intelligenza artificiale – dichiara – sono elevatissime, soprattutto considerando la possibilità di analizzare dati destrutturati, elaborare il linguaggio naturale, riconoscere automaticamente le immagini e così via. Tuttavia, servono competenze specifiche per avviare progetti efficaci”.

Il mondo dell’offerta è diviso tra grandi fornitori di tecnologia e più piccole società di consulenza a forte specializzazione, che permettono di convertire le soluzioni in progettualità.

“Gli elementi di criticità – puntualizza Piva – riguardano principalmente tre aree: le attività di gestione dei dati e la scelta dei modelli da utilizzare; le questioni legate alla sicurezza delle informazioni e alla tutela della privacy; l’integrazione tra le diverse fonti di dati e i sistemi informativi”.

Bianca Romano, Watson Dev Squad Manager di IBM Italia, mette sul piatto alcune applicazioni concrete abilitate dall’AI, dai sistemi di ingaggio e recomandation agli assistenti virtuali multichannel fino alle analisi predittive per identificare tra i clienti i potenziali casi di abbandono.

A testimoniare la pervasività dell’AI nei processi aziendali e la varietà dei progetti attivati, sono chiamate al confronto diverse aziende italiane.

Quattroruote Professional del Gruppo Editoriale Domus ha sviluppato insieme al partner tecnologico GFT Italia, un servizio per la valutazione dei sinistri rivolto alle compagnie assicurative. Il progetto ha visto la realizzazione di un sistema basato su Watson, la soluzione di intelligenza artificiale di IBM, che permette il riconoscimento delle immagini. A partire dalla fotografia del veicolo incidentato, è possibile ottenere una stima dell’ammontare dei danni. Il case study mette in luce la necessità di integrare competenze di dominio specifiche per il successo dei progetti di artificial intelligence. In questo caso: l’expertise di Quattroruote sulla perizia, l’how-to di integrazione di GFT e il sapere tecnologico di IBM.

Il progetto di Big Blue per l’Università Ca’ Foscari di Venezia, invece, ha portato allo sviluppo di un assistente virtuale che permette agli oltre 22mila studenti iscritti di ottenere rapidamente informazioni su sedute di laurea, tasse, procedure di iscrizione e registrazioni degli esami.

Alessandro Rea, Artificial Intelligence Architect, e Najila Said, Data Science Squad Manager di IBM Italia, offrono quindi una panoramica sul “dietro le quinte” dei progetti di intelligenza artificiale realizzati con Watson e il cloud di Big Blue. L’Ai è infatti un insieme di funzionalità generiche che acquista valora solo se declinato su progetti mirati. La capacità di accedere e combinare le diverse tecnologie, all’interno di una progettualità specifica, è la base di qualsiasi iniziativa di successo e il grande differenziale di IBM.

Blockchain

Dall’intelligenza artificiale si passa alla blockchain, con l’intervento dell’esperto IBM Pietro Lanza. “Nel 2019 – dichiara – il nuovo paradigma tecnologico è entrato a pieno diritto nella fase di maturità, con l’ascesa di modelli di governance pragmatici promossi da ecosistemi preesistenti, portando un valore tangibile per le aziende. Un trend che rileviamo è la complementarietà di progetti blockchain con altre tecnologie correlate, come cloud, intelligenza artificiale e IoT”. Passi in avanti sono stati fatti in direzione della tracciabilità dei dati e della messa a punto di soluzioni anti-frode. Contestualmente cresce l’interesse delle banche centrali e dei Financial Services verso il tema blockchain, con un impulso al sistema di regolamentazione.

L’esempio portato al pubblico di spettatori online riguarda il Gruppo Alimentare Grigi, che ha scelto la piattaforma IBM Food Trust per tracciare e certificare attraverso blockchain i suoi prodotti, a partire dalla pasta Aliveris.

L’argomento blockchain si esaurisce con la presentazione di BitGood, un servizio per la riduzione degli sprechi alimentari, che mette in relazione chi possiede delle eccedenze (produttori, distributori, ristoratori, privati) con le organizzazioni no-profit che ne effettuano la ridistribuzione. La tracciabilità e la certificazione dei prodotti viene garantita tramite blockchain.

Internet Of Things

Ultima tecnologia esponenziale, non per ordine di importanza, è l’Internet of Things raccontata in prima battuta da Ludovica Scarfì, Watson IoT Sales Manager di IBM Italia. “Le stime – afferma – prevedono per il 2030 un numero di dispositivi connessi pari a 125 miliardi. Una corretta gestione degli asset, tramite un sistema IoT efficace, può contribuire ad aumentare sia l’efficienza sia la trasparenza delle Operations, tagliando i costi operativi di circa il 25-50% e migliorando la disponibilità delle risorse del 10-20% grazie alla riduzione di fermi e downtime. IBM mette a disposizione la piattaforma Maximo per la gestione completa degli asset, dall’approvvigionamento alla manutenzione”. Scarfì esplora anche tutta una serie di temi a corollario dell’Internet of Things, tra cui l’edge computing, la manutenzione predittiva, l’automazione di interventi correttivi basati sul machine learning, il digital twin.

Il progetto portato ad esempio in ambito IoT riguarda Leonardo, azienda italiana attiva nei settori della difesa, dell’aerospazio e della sicurezza, che ha implementato Maximo con diversi obiettivi: dalla gestione dei processi critici alla pianificazione delle attività manutentive presso i clienti fino alla possibilità di ottimizzare le configurazioni dei sistemi.

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