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La gestione IT è sempre più complessa: serve sbloccare il potenziale del cloud ibrido



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Nelle organizzazioni, è ormai sempre più frequente avere a che fare con la gestione IT di ambienti caratterizzati da servizi e multivendor ibridi, con gli inevitabili imprevisti che soluzioni di questo tipo comportano. Per garantire un’operatività eccellente, è necessario risolvere queste complessità in maniera tanto evoluta quanto semplice, veloce e proattiva

Pubblicato il 8 mar 2024



Gestione IT

Garantire la gestione IT di un ambiente operativo altamente complesso come quello degli ultimi anni, caratterizzato ormai da servizi e multivendor ibridi, è vitale per qualsiasi business, poiché rappresenta la leva attraverso la quale risolvere alcune criticità e riuscire davvero a vincere una serie di sfide altrimenti insuperabili. Per comprendere al meglio la situazione, occorre fare prima una breve analisi dell’attuale scenario operativo, che obbliga il business a una capacità di adattamento e innovazione senza precedenti, su vari fronti.

Un mercato sempre più dinamico impone, infatti, la necessità di governare il cambiamento in modo continuo, le spinte alla produttività e alla sostenibilità richiedono massima efficienza e automazione, l’inflazione obbliga al contenimento e alla prevedibilità dei costi, lo scenario della sicurezza informatica è sempre più sotto scatto del cybercrime e necessita di strategie di protezione dei dati sempre più evolute, solide e intelligenti.

L’ambiente cloud ibrido come soluzione alle esigenze del business moderno

Negli ultimi anni, è ormai chiaro, il cloud si è dunque diffuso tra le imprese proprio per la sua capacità di garantire un’agilità, una flessibilità e un’affidabilità impensabili prima della sua introduzione. Nello specifico, non stupisce il successo ottenuto dal cloud ibrido: determinati carichi di lavoro, infatti, sono più adatti per il cloud pubblico, altri per quello privato e altri ancora per gli ambienti on-premise. Inoltre, capita frequentemente di preferire fornitori diversi per carichi di lavoro di differente tipologia.

E non è tutto: le aziende che utilizzano ancora applicazioni legacy trovano nel cloud ibrido un valido alleato per massimizzarne i risultati. Vantaggio ulteriore del cloud ibrido è la prevedibilità dei costi del servizio. I dati confermano l’importanza di questo approccio: come riportato dall’analisi “La Cloud Transformation in Italia nel 2023” condotta dall’Osservatorio Cloud Transformation della School of management del Politecnico di Milano, cloud pubblico e ibrido hanno segnato la crescita più significativa. La relativa spesa è stata di 3,729 miliardi di euro con +24% rispetto al 2022 e, in particolare, si è distinta l’Infrastructure as a service, con un valore di 1,511 miliardi di euro, arrivata a pesare il 41% nel mix complessivo, al pari dei servizi SaaS tradizionalmente più diffusi.

HPE Services: la ricetta perfetta?
Diritti di utilizzo concessi da HPE sotto collaborazione con ZU

Affinché l’hybrid cloud possa esprimere al meglio le sue potenzialità, occorre però completare il cloud journey con una strategia matura, ponderata ed evoluta. Anche in considerazione del panorama della sicurezza IT, sempre più costellato di minacce sofisticate e frequenti: il cloud ibrido, infatti, garantisce livelli intrinseci più elevati di sicurezza e conformità rispetto ad altri approcci operativi.

inferenza AI

La gestione IT è più complessa se non c’è una strategia di cloud ibrido

Oggi i tempi sono maturi per compiere un passo ulteriore e passare dall’ottica del cloud ibrido by accident appena descritto a quella by design. L’adozione del cloud ibrido, infatti, nella maggior parte delle organizzazioni è avvenuta senza una precisa strategia di integrazione: i processi aziendali non sono stati coordinati con quelli IT in base a nuovi approcci di governance e non si è investito in un percorso che potesse portare a un cambiamento culturale adeguato al nuovo paradigma operativo. Considerati questi aspetti, gli obiettivi e le criticità illustrate, emerge chiaramente la necessità di abilitare una gestione IT olistica e integrata che consenta di orchestrare e avere visibilità in tempo reale di tutto l’ecosistema operativo.

La chiave è scegliere servizi di gestione IT versatili – ovvero in grado di adattarsi a differenti situazioni operative, tra on premise, cloud privati e cloud pubblici – e arricchiti da funzionalità AI capaci di risolvere in modo automatico e predittivo le problematiche di gestione. Il tutto, abilitando una gestione IT centralizzata attraverso un’unica dashboard, in cui riunire e integrare dati e operazioni per renderle tutto il patrimonio informativo aziendale facilmente consultabile e gestibile.

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