I sistemi iperconvergenti stanno diffondendosi nelle imprese come snodi di riferimento per creare infrastrutture agili e aperte verso il modello hybrid cloud.
I motivi di questa attenzione riguardano la loro rapidità di implementazione, la facilità di governance e l’agilità. Ma non solo. Sono sistemi che possono essere utilizzati anche per specifici carichi di lavoro o come piccoli data center decentrati.
Per ottenere la massima efficienza, oltre alle classiche componenti computazionali, storage, networking e all’hypervisor centralizzato, tipiche dei sistemi iperconvergenti, alcuni sistemi offrono la possibilità di integrare anche funzionalità di backup, wan optimizer, deduplica e disaster recovery.
Nel Tech Webinar, organizzato da ZeroUno in collaborazione con HPE e Intel, ci focalizzeremo sulll’analisi di contesto e approfondiremo i trend evolutivi di queste soluzioni. Tra gli altri, affronteremo, nello specifico:
- Efficienza nell’utilizzo delle risorse – La possibilità di eseguire deduplica, compressione e ottimizzazione in tempo reale all’interno delle risorse storage dell’appliance consente di mantenere il dato compresso non intaccando le performance infrastrutturali. La maggiore efficienza porta a ridurre la necessità di storage e di banda/connettività in situazioni di Disaster Recovery, consentendo di avere più punti di ripristino per una ripartenza veloce a fronte di un problema.
- Protezione nativa dei dati – Con la gestione centralizzata, a livello di hypervisor, di tutti i processi di backup e ripristino, piuttosto che quelli di sincronizzazione per High Availability, Disaster Recovery e Business Continuity viene garantita una elevata protezione dei dati. Quali sono gli elementi da considerare nell’integrazione di infrastrutture di questo tipo in una più ampia strategia di Disaster Recovery definita dall’azienda?
Intel e il logo Intel sono marchi di Intel Corporation negli Stati Uniti e/o in altri Paesi.