Non più una soluzione “alternativa” cui ricorrere solo in caso di emergenza per controllare la posta elettronica o comunicare al volo con colleghi e collaboratori: le reti wireless stanno vivendo una fase di evoluzione che le sta portando a guadagnare un ruolo di primo piano nel panorama della connettività IT. E se il pensiero corre subito alle promesse della nuova rete 5G, il presente propone già una serie di applicazioni che consentono di soddisfare esigenze sempre più comuni per utenti e aziende. Il tema è stato approfondito in una tavola rotonda organizzata da ZeroUno in collaborazione con Cradlepoint, che ha visto la partecipazione di esperti e professionisti del settore.
Un’infrastruttura di rete dinamica e flessibile
L’uso delle reti wireless esistenti per integrare e potenziare la SD-WAN aziendale è ormai una realtà ben consolidata, che offre affidabilità e vantaggi strategici. “Le opportunità offerte già oggi dalle connessioni 4G LTE sono innumerevoli” spiega nel corso della tavola rotonda Lorenzo Ruggiero, Area Director di Cradlepoint (gruppo Ericsson), azienda specializzata nella fornitura di soluzioni di connettività wireless WAN. “Che si tratti di fornire banda aggiuntiva per nuovi servizi o semplicemente dotare di connettività una sede posizionata in un’area in cui la cablatura è difficoltosa, l’uso delle reti wireless rappresenta una soluzione facile da implementare e sicura”. La conferma della affidabilità dell’attuale rete 4G LTE come complemento o elemento strutturale di una WAN aziendale arriva anche dai dati rilevati nella recente mappatura eseguita da Infratel per il Ministero dello sviluppo economico. Nello specifico, si parla di una copertura verificata del 97,6% del territorio (99,97% della popolazione) e una velocità di picco superiore ai 30 Mb/s nel 73,1% del territorio (93,7% della popolazione). “È un quadro decisamente positivo” conferma Antonio Capone, Preside della School of Industrial and Information Engineering del Politecnico di Milano. “L’utilizzo della rete esistente consente già l’implementazione di servizi mobile avanzati, che in futuro saranno interessati da un upgrade decisivo grazie al 5G”.
La rivoluzione 5G: cosa cambia davvero?
È proprio sul 5G che si focalizzano le maggiori aspettative. Non tanto (o non solo) per l’atteso aumento di banda disponibile, quanto per il salto tecnologico legato all’evoluzione della rete. “Oltre alla maggiore velocità, il 5G garantisce alcuni vantaggi chiave a livello di consumo energetico, affidabilità, minore latenza e maggiore numero di utenti e dispositivi che possono connettersi” sottolinea Antonio Capone. “Tutto questo grazie alle caratteristiche tecniche dell’infrastruttura”. Nel dettaglio, la rete 5G è in grado di gestire punti di lavoro multipli e sfrutta la virtualizzazione per creare reti logicamente separate, adattando la connessione sulla base delle esigenze della specifica applicazione. Insomma: con il 5G è possibile avere una connettività “su misura”, che consente di ottimizzare le prestazioni a seconda di ciò che è più utile. L’ulteriore (e decisivo) cambio di passo riguarda l’introduzione di funzionalità di edge computing. “La rete si trasforma in una piattaforma programmabile per le applicazioni degli utenti” spiega Antonio Capone. “Questo comporta una capacità ulteriore di computazione a bassa latenza, che cambia il ruolo stesso della rete”.
L’importanza delle infrastrutture
Che si parli del nuovo 5G o del “vecchio” 4G, l’affidabilità e le performance delle connessioni wireless in ambito aziendale non possono prescindere dalla qualità delle infrastrutture implementate. “L’ingegnerizzazione delle connessioni wireless è determinante per ottenere risultati ottimali” sottolinea Antonio Capone. “L’utilizzo di strumenti tecnologicamente avanzati offre un indubbio vantaggio, ma il fattore chiave è il livello di competenza di chi progetta e installa l’infrastruttura”. In altre parole, a valle di una rete che garantisce una buona copertura e prestazioni elevate, serve un framework che sia in grado di sfruttarne al meglio le caratteristiche. “La pianificazione e lo studio del contesto sono fattori chiave per fornire servizi efficienti” conferma Lorenzo Ruggiero di Cradlepoint. “Per garantire un livello di servizio adeguato non basta l’accesso alla rete, sono necessarie tecnologie e competenze specifiche che permettano di ottimizzare il servizio anche in condizioni di segnale debole”. Soprattutto quando della connettività viene declinata su servizi essenziali come la telemedicina, per esempio nella forma di servizi di ambulanza assistita. Servizi che, su certi territori, sono già erogati e che richiedono tecnologie enterprise che consentano di ottenere il massimo dal contesto disponibile.
Applicazioni pratiche per le reti wireless: un orizzonte ampio
Uno degli elementi fondamentali nella transizione verso il 5G è la prospettiva con cui questa va interpretata. La logica è quella di un percorso in cui le nuove funzionalità vengono progressivamente implementate parallelamente alla loro disponibilità. “Con l’avanzare della copertura 5G cresce rapidamente anche il numero di implementazioni. Le prestazioni garantite dalle nuove reti 5G sono straordinarie.” spiega Lorenzo Ruggiero. “Molte realtà stanno già sfruttando questa opportunità per avere una rete flessibile e affidabile in alternativa alla tradizionale connettività su cavo”.
Un’opportunità che risponde alle necessità evidenziate da molti dei professionisti che hanno partecipato alla tavola rotonda e che emergono in settori di ogni tipo: dal retail alla grande distribuzione, passando per il settore industriale. È in quest’ultimo ambito, in particolare, che gli sviluppi del 5G promettono un deciso cambio di passo. “Il settore IoT sarà uno dei più avvantaggiati dal 5G, soprattutto nelle fasi di sviluppo avanzate della nuova rete” conferma Antonio Capone. “In particolare, questo avviene attraverso la possibilità di creare attraverso gli operatori delle “reti private 5G” (PCN, Private Cellular Network), che permettono di trasmettere dati e informazioni con caratteristiche di sicurezza e affidabilità adeguate alle esigenze delle realtà produttive del settore.
Contributo editoriale sviluppato in collaborazione con CradlePoint