Mettere in sicurezza smartphone e device mobili è ormai una priorità importante per le aziende. Oggi poter disporre per lavoro di dispositivi mobili come smartphone e tablet è un’innovazione importante per la maggior parte dei business, ed è proprio per questa ragione che non si può e non si deve consentire che questi device diventino un “tallone d’Achille” che espone l’azienda a rischi, minacce e vulnerabilità.
Insieme alle nuove opportunità del digitale, infatti, bisogna saper considerare a fondo i rischi che ogni innovazione porta con sé, e ridurre al minimo la possibilità di doversi imbattere in problemi di sicurezza informatica adottando volta per volta le soluzioni di sicurezza migliori. Ci sono tuttavia una serie di comportamenti che si possono mettere in pratica per limitare al massimo i rischi. Vediamo quali.
Sicurezza smartphone e protezione dei dati aziendali, come comportarsi
Una prima buona regola è quella di sostituire regolarmente i device con quelli tecnologicamente più avanzati. Se per l’uso personale dei dispositivi può infatti essere normale tenere lo stesso tablet o lo stesso smartphone per più di tre anni, nel caso degli strumenti aziendali sarebbe più sensato sostituirli con maggiore frequenza, dal momento tra l’altro che i nuovi modelli montano soluzioni di sicurezza sempre più avanzate.
Secondo ma non meno importante aspetto per limitare i rischi riguarda l’adozione di soluzioni di mobile device management, per avere sempre un quadro di dove sono e cosa fanno i dispositivi assegnati ai dipendenti (cosa che vale anche per il BYOD, Bring Your Own Device, ossia per i dispositivi mobili privati degli utenti che utilizzano anche a scopo lavorativo/professionale).
Altro comportamento utile è la creazione di white e black list. Creare una lista di app consentite e una lista di app che non possono essere scaricate aiuta i dipendenti a non lasciare una porta aperta agli attacchi informatici senza rendersene conto, semplicemente scaricando un’applicazione non sicura.
Per l’endpoint protection, l’autenticazione deve essere necessariamente “strong” (sono consigliabili autenticazione a due fattori o i sistemi biometrici come le impronte digitali) per essere certi che la sicurezza dello smartphone si garantita dal fatto che ad utilizzare il device è il legittimo proprietario o colui che è davvero autorizzato ad usarlo.
Infine, tra i comportamenti più appropriati per c’è inoltre quello di non fornire a tutti i dipendenti le stesse possibilità di accesso ai dati aziendali, ma di considerare quest’aspetto personalizzando gli accessi a seconda del ruolo e delle mansioni.