L’endpoint management è il nuovo approccio che ogni azienda è chiamata ad adottare per abbracciare l’eterogeneità di dispositivi e piattaforme in un contesto di lavoro sempre più fluido.
Workspace ONE, la soluzione proposta da VMware, rappresenta nel panorama dei sistemi UEM (Unified Endpoint Management) uno degli strumenti più evoluti oggi presenti sul mercato. A sostenerlo è Gartner che nel 2019, per il secondo anno consecutivo, ha nominato VMware una delle aziende leader nel suo Magic Quadrant riferito alle tecnologie UEM.
In effetti, Workspace ONE si caratterizza perché va oltre mobile device management e PC management per estendersi alla gestione integrata sia di applicazioni differenti sia di PC, dispositivi mobili e IoT. Aggregando e correlando i dati tra device, app e reti, l’endpoint management di VMware consente di governare tutte le informazioni necessarie alla riduzione dei costi IT e al miglioramento della sicurezza, garantendo nel contempo una user experience di valore. Vediamo in che modo.
Perché alle aziende serve un endpoint management
VMware Workspace ONE è una piattaforma di endpoint management, disponibile come abbonamento cloud annuale o come licenza on-site perpetua, che risponde alle moderne esigenze di innovazione delle imprese. Esigenze che si manifestano in paradigmi di lavoro dominati dallo smart working o comunque da assetti organizzativi flessibili, nei quali il proliferare di device e app non conformi (come è avvenuto, per esempio, durante i mesi di quarantena forzata per coronavirus) corrisponde a un rischio elevato per gli asset aziendali e i critical data.
Workspace ONE, invece, riporta la governance all’interno di un universo così variegato, dotando gli amministratori di un framework di gestione univoco con funzioni avanzate di automazione, monitoraggio e controllo. Allo stesso tempo, risolve i problemi correlati all’armonizzazione “any app, any device” valorizzando la libertà di scelta del dipendente, che può continuare a usare il proprio dispositivo BYOD (Bring Your Own Device), ma attingendo a una selezione di software che ricevono patch direttamente da vendor considerati affidabili.
Come l’endpoint management di VMware fa risparmiare
Il risparmio che Workspace ONE assicura nell’endpoint management discende anzitutto dalla sua capacità di accelerare i tempi di provisioning. Questo significa, per esempio, che è possibile, in qualsiasi parte del mondo, mettere a disposizione di un utente aziendale un laptop nel giro di pochi minuti sfruttando il cloud.
Vuol dire anche semplificare la fase di onboarding di un nuovo dipendente facendolo accedere a dispostivi e app senza impegnare il reparto IT con richieste di ticket di assistenza. Workspace ONE, infatti, permette di definire e applicare policy di accesso per tutte le app, tutti i dispositivi e tutte le sedi da un’unica posizione centralizzata. Si tratta di un’ottimizzazione del lavoro del personale IT che ha ovvie ricadute in termini di ROI (Return On Investment).
A questo si aggiunge il controllo dettagliato dalla medesima dashboard dell’intero digital workspace, con funzionalità di automazione in grado di gestire lo storage e la distribuzione delle risorse in base al fabbisogno effettivo e ai consumi reali.
Workspace ONE, sicurezza e intelligence per gli endpoint
A fronte di costi inferiori, rispetto a un modello di endpoint management meno efficace, VMware Workspace ONE offre livelli di sicurezza adeguati alla complessità di ambienti eterogenei e multi-device. Una sicurezza che non ha alcun impatto sulla qualità dell’employee experience, poiché si fonda sulla semplice autenticazione SSO (Single Sign-on) per usufruire delle mobile app, nonché delle app cloud, web, Windows, Mac, Chrome ecc. che fanno parte di un catalogo unificato, utilizzabili sia su dispositivi di proprietà aziendale sia di tipo BYOD. Solo i device autorizzati possono accedere ai dati grazie a controlli automatici di compliance in tempo reale associati al risconto di una serie di condizioni: livello di autenticazione, rete, posizione, stato del dispositivo e così via.
Workspace ONE, infine, si avvale di sistemi di intelligence basati su tecnologie di machine learning per un monitoraggio “adattivo” che intercetta le minacce prima che si trasformino in una violazione vera e propria o in una perdita di dati.