L’enterprise mobility platform è lo strumento principale che rende possibile l’enterprise mobility. Quest’ultima, conosciuta anche come business mobility, è la risposta più moderna alle esigenze delle aziende di mettere in condizione i propri collaboratori di lavorare da remoto in maniera efficiente e in totale sicurezza. Un’esigenza che, soprattutto oggi, è diventata imprescindibile dopo la diffusione massiccia dello smart working a causa della pandemia. VMware, molto prima che l’emergenza spingesse le organizzazioni ad adottare sistemi per il remote working, aveva messo loro a disposizione una serie di soluzioni con cui far fronte a modelli di business sempre più flessibili e meno centralizzati. Tra queste spicca la piattaforma VMware Workspace ONE: riconosciuta da Gartner per due anni consecutivi, nel 2018 e nel 2019, tra i prodotti leader nel suo Magic Quadrant dedicato ai tool di unified endpoint management (UEM), si tratta di una enterprise mobility platform che contribuisce a incrementare la produttività dei dipendenti. Vediamo in che modo.
Il metodo single sign-on di VMware Workspace ONE
Uno degli snodi principali, quando bisogna gestire diverse app su differenti device, siano essi di proprietà dell’azienda o del lavoratore che li usa in modalità BYOD, è quello dell’onboarding. Dal punto di vista della produttività, un accesso farraginoso alle applicazioni e ai dati aziendali è motivo di rallentamento. Senza una enterprise mobility platform che, come Workspace ONE, semplifichi questa fase, l’arrivo di un nuovo dipendente o l’onboarding quotidiano da parte degli altri, è fonte normalmente di richieste di assistenza e di continue aperture di ticket. Con una perdita di tempo per gli end-user, ma anche per gli amministratori. VMware Workspace ONE consente di aggregare l’accesso alle app in ambienti multipiattaforma tramite un solo single sign-on (SSO) che ottiene un duplice effetto:
- evita il proliferare di password che sono motivo di stress per l’utente e un moltiplicatore di vulnerabilità;
- realizza policy uniformi di sicurezza e compliance per dati, app e dispositivi a prescindere dal luogo da cui si accede.
Un’enterprise mobility platform per contrastare lo Shadow IT
Il fenomeno dello Shadow IT rappresenta uno dei paradossi contemporanei nella ricerca di tecnologie a supporto della produttività. Una ricerca che, in questo caso, vede gli utenti ricorrere autonomamente ad applicazioni non autorizzate e a pratiche, come per esempio quella del backup su supporti USB, alternative a quelle ufficiali dell’azienda. Con tutte le buone intenzioni, si tratta di una tendenza molto pericolosa. Gartner ha previsto che entro quest’anno un terzo dei cyber attack si concentrerà su dati che si trovano in risorse informatiche nascoste. Una previsione di un paio di anni fa che fra l’altro non poteva tenere conto dell’impatto che il lockdown ha avuto nella scelta, spesso forzata, di aggirare le limitazioni imposte dalle aziende per poter comunicare e collaborare efficacemente. VMware Workspace ONE mitiga questa bad practice poiché offre un’enterprise mobility platform con cui controllare automaticamente il funzionamento di tutte le app client-server e di quelle utilizzate da dispositivi mobili, attingibili nel loro insieme mediante un catalogo unificato.
Perché l’enterprise mobility platform potenzia l’employee experience
Lo Shadow IT spesso nasce con lo scopo di personalizzare l’employee experience, adoperando gli strumenti ritenuti più adatti al proprio stile di lavoro. VMware Workspace ONE raggiunge questo obiettivo in quanto si basa su una gestione adattiva che lascia piena libertà ai dipendenti di operare su qualsiasi tipo di device, compresi gli wearable o le workstation per la grafica 3D, nonché sui principali ambienti presenti sul mercato. Infatti, la tecnologia VMware AirWatch integrata nell’enterprise mobility platform si avvale di API (Application Programming Interface) per connettersi con Apple iOS e OSX, Microsoft Windows 10, Google Android e altre piattaforme. Workspace ONE, inoltre, permette di ricevere patch e aggiornamenti over-the-air direttamente dai vendor del sistema operativo sul dispositivo. Con il vantaggio che non soltanto eventuali rischi alla sicurezza vengono risolti tempestivamente e senza l’intervento dell’IT, ma anche che la qualità della fruizione delle app è costantemente garantita. Il che si traduce in livelli di produttività favoriti da una tecnologia sempre ottimale.