É lo stesso Cio di A2A, Paolo Manzoni, a spiegare come “l’iniziativa di Ucc si sia inserita in un ampio progetto di change management derivante dalle operazioni di fusione delle aziende che hanno dato vita all’attuale gruppo aziendale”. La prima fase del progetto ha visto l’introduzione di sistemi di videoconferenza nelle sale riunioni e di alcune postazioni di lavoro predisposte per sfruttare servizi VoIp e dotate di soluzioni di Instant Messaging (Im), scambio file ed email. Un progetto significativo ha poi coinvolto una società del gruppo, la Ecodeco, con la predisposizione di nuove infrastrutture di cablaggio e l’implementazione di soluzioni che consentono funzionalità di collaborazione multimediale e condivisione di documenti e applicazioni. Manzoni ha riscontrato un aumento della collaborazione tra le persone grazie all’utilizzo di webcam, Im e social network a scapito dell’e-mail (“uno strumento ormai insufficiente”) con benefici in termini di risparmi di costi su viaggi e trasferte, maggior autonomia nel lavoro delle persone, più collaborazione e velocità nei processi. Manzoni però sottolinea l’esigenza di risolvere un nodo di fondo che riguarda la necessità di individuare metriche e Kpi per monitorare l’andamento dei progetti pilota e identificarne con precisione i benefici, soprattutto quelli immateriali.
A2A: più collaborazione ma servono Kpi
Pubblicato il 28 Mar 2012
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