MILANO – Da sempre, entrando in banca gli operatori sono dietro a un vetro; lo stesso accade nelle filiali del Credito Valtellinese, dove però può succedere che il cristallo sia in realtà quello di un grande schermo, parte di una innovativa soluzione di videocomunicazione. Accedendo al sistema virtuale in modo immediato attraverso un tablet è così possibile raggiungere non solo un operatore con cui svolgere le operazioni bancarie, ma anche il consulente con le competenze specifiche necessarie.
Questo, in sintesi, è il Creval Connect, quello che il Gruppo Bancario Credito Valtellinese e Microsoft hanno battezzato lo sportello bancario del futuro: pochi metri quadrati, una scrivania, un video, una stampante, uno scanner e un tablet. Tutto ciò per offrire al cliente l’esperienza tradizionale della banca e molto di più, considerando che in tutti questi tipi di realtà è possibile parlare con un pool di esperti che, lavorando da remoto su turni, è sempre disponibile.
“L’idea di innovazione del Gruppo – ha dichiarato Mauro Selvetti, Vice Direttore Generale del Credito Valtellinese – presuppone il fatto di restare fedeli al nostro ruolo di banca sul territorio, ma riteniamo che si possa restare vicini trascendendo la fisicità. E così Creval Connect è un tassello fondamentale della nostra strategia di presenza sul territorio. Sono rimasto molto soddisfatto della velocità con cui è stato messo in atto il progetto, in effetti, si è trattato di assemblare e valorizzare tecnologia che avevamo già disponibile”.
“La sfida di un player come Microsoft – ha dichiarato Tiziana Olivieri, Direttore della divisione Enterprise & Partner di Microsoft Italia – è quella di accorciare le distanze con il cliente, ricordando, soprattutto in un contesto come quello delle banche, che il cliente è cambiato e bisogna escogitare i modi più efficaci per stargli vicino. Tutti ormai siamo abituati alla multicanalità nella comunicazione, ma allo stesso tempo, per esempio proprio nel rapporto con le banche, devono essere mantenuti i punti di forza che sono rappresentati anche dal dialogo”.
La soluzione integra Surface Pro 3 e Skype for Business, strumenti per la comunicazione unificata e la collaborazione, tra cui la possibilità di utilizzare la firma grafometrica; il tutto per raggiunge l’obiettivo di promuovere un rapporto virtuale, ma allo stesso tempo molto personale, semplice, con operatività in tempo reale, tra i clienti e gli esperti della banca.
A oggi sono stati inaugurati 6 Creval Connect, due a Milano, uno a Fano, uno a Morbegno, uno a Como e uno a Sondrio; il progetto verrà esteso a partire dal 2016 ad altre filiali più piccole in cui risulterà particolarmente importante offrire tutte le competenze specifiche.
“Il prossimo step – ha concluso Gian Luca Contis, Responsabile Direzione Banca Digitale di Gruppo Bancario Credito Valtellinese – secondo il nostro intento di accompagnare la clientela verso un’adozione graduale della tecnologia, sarà quello di portare lo stesso tipo di soluzione in home banking”.