Verrà estesa su cloud la soluzione Citrix Remote PC Access e resa disponibile come parte di Citrix Desktop Service e Citrix Desktop Essentials.
Con Citrix Remote PC Access, le organizzazioni IT possono distribuire in maniera facile e veloce un’esperienza completa di desktop virtuale installando un piccolo client (VDA), che permette agli utenti di connettersi in maniera remota al loro PC Windows o Linux da ovunque, usando virtualmente qualsiasi tipo di dispositivo. L’accesso remoto da PC non richiede una VPN e permette di attivare misure di sicurezza come l’autentificazione a più fattori per continuare a tenere al sicuro eventuali contenuti sensibili.
Con Citrix Virtual Desktops Service, le aziende possono distribuire Remote PC Access ai desktop fisici e alle infrastrutture desktop virtuali situate on-premises o in qualsiasi cloud pubblico. E con Citrix Virtual Desktops Essentials Service, un’opzione rinnovabile mensilmente e disponibile su Azure Marketplace, possono anche distribuire desktop virtuali ospitati su Azure.
“Le aziende che optano per soluzioni affrettate – ha detto Mark Bowker, analista senior per Enterprise Strategy Group – nel tentativo di abilitare il lavoro da remoto rischiano problemi di sicurezza, di produttività e di dover affrontare imprevisti problemi di networking. Mentre le aziende lavorano per ridurre le carenze, è il momento ideale per prendere in considerazione le VDI e altri workspace digitali, per un’esperienza di lavoro sicura e senza danni per la produttività, per tutti coloro che devono lavorare da remoto.”
“Via via che le persone si abituano alla nuova normalità del lavoro da casa – ha detto Paul Carley, Senior Product Marketing Manager, Desktop and Applications Group di Citrix – è più importante che mai dare accesso a un insieme di tool che li mantengano motivati e produttivi, mantenendo al tempo stesso le informazioni al sicuro. Lo spostamento in massa verso il lavoro da remoto ha accelerato la migrazione su cloud. E siamo pronti a offrire ai nostri clienti soluzioni che permettono loro di creare workspace digitali sicuri che vanno incontro alle loro esigenze attuali e future.”