Easynet: la forza della telepresenza gestita

Il 90% dei sistemi di videoconferenza autogestiti non vengono usati. A dirlo è Gartner, ma in controtendenza Easynet  afferma che le sue suite vengono utilizzate almeno all’80% e annuncia il rilascio di una nuova soluzione: Telepresence Managed Virtual Meeting

Pubblicato il 03 Mar 2009

p22-rowe

MILANO – “I sistemi di videoconferenza tradizionali sono ormai obsoleti, difficili nelle funzioni e quindi spesso inutilizzati. Le aziende, soprattutto quelle ad impronta internazionale dovrebbero passare ai servizi di telepresenza gestiti”. A dirlo è David Rowe (nella foto in alto), fondatore e Chief Executive Officer di Easynet durante un recente incontro con la stampa internazionale avvenuto,

ovviamente, in collegamento video, che, insieme a Denis Planat (foto a sinistra), Chief Operating Officer della società, ha presentato la soluzione di punta dell’azienda: Managed Virtual Meeting.
Si tratta di una suite di telepresence integralmente gestita direttamente da Easynet; l’azienda utente installa l’apparato hardware e attraverso un semplice collegamento Ip può delegare la gestione dei propri meeting al servizio di concierge 24X7 presso il cosiddetto Video Network Operations Centre di Easynet.
Stiamo dunque parlando di quella video conferenza di “prossima generazione” che secondo Gartner, entro il 2010, crescerà di 1,5 miliardi di dollari annualmente. Secondo Scott Morrison, Research Vp Enterprise Network Services di Gartner, attualmente le soluzioni di videoconferenza autogestite rimangono inutilizzate al 90%. “È assai frequente, infatti, trovare organizzazioni che, ancora oggi, hanno al loro interno sistemi di videoconferenza sottoutilizzati a causa della complessità di gestione e utilizzo. A livello mondiale, oggi, sono installate più di 1 milione di suite di videoconferenza professionale tradizionali, che vengono usate per una media di circa 45 minuti al giorno”, afferma Morrison. “Con questi dati, non si riescono quindi a giustificare e stimolare nuovi investimenti in questa direzione”.
A fare la differenza, sia secondo Gartner che secondo Easynet, è l’esperienza utente. Grazie alla telepresence (la videocomunicazione che Gartner definisce “immersiva” – ndr), i partecipanti da remoto non solo appaiono in dimensioni reali ma con una qualità audio e video tale per cui l’esperienza utente diventa diretta (come se il meeting fosse reale). “Ad aggiungere ulteriore valore all’esperienza utente, la facilità di gestione che deriva dalla scelta di soluzioni gestite”, dice Planat. “Attraverso una soluzione gestita, la prenotazione della sala riunioni diventa rapida e, soprattutto, molto semplice. Funzioni come le chiamate ad hoc per invitare nuovi partecipanti risultano essere veloci e possono essere gestite da chi ne ha le competenze, lasciando che i partecipanti si concentrino solo sul loro motivo di incontro”.
“Sono esattamente questi i fattori che spingono il pieno e corretto utilizzo di queste tecnologie e che alla fine garantiscono il massimo ritorno sull’investimento, senza dimenticare i significativi impatti sulla riduzione dei costi di viaggio e sui vantaggi in termini di sostenibilità ambientale” aggiunge l’analista di Gartner.
E per fornire alcuni dati, Easynet dichiara che a seguito del rilascio della soluzione di telepresence Managed Virtual Meeting nei propri uffici, l’azienda ha registrato un risparmio pari al 30% sui costi di viaggio solo nei primi mesi successivi all’installazione, realizzando un ritorno sull’investimento iniziale in meno di 12 mesi.
Una curiosità: la suite di telepresence targata Easynet è stata utilizzata recentemente a Londra dal Ministro per l’Ambiente del Regno Unito per partecipare alla conferenza sul Cambiamento Climatico di Sydney in Australia, consentendogli di risparmiare 60 ore di viaggio e 6 tonnellate di emissioni di CO2.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati