Etica e tecnologia in Cisco

Incontriamo Agostino Santoni, neo amministratore delegato di Cisco Italia, per approfondire la strategia di sviluppo della società, basata su valori etici e innovazione tecnologica

Pubblicato il 12 Apr 2013

MILANO – “Mi considero uno specialista dell’Italia e un generalista dell’It”, esordisce Agostino Santoni nel primo incontro con la stampa a 90 giorni dalla nomina ad amministratore delegato di Cisco Italia, carica nella quale succede a David Bevilacqua che ha assunto il ruolo di Vice President South Europe di Cisco, “e dell’azienda che oggi guido condivido in pieno i valori fondanti”.
Il top manager illustra quindi quali sono stati gli elementi che lo hanno indotto ad assumere l’incarico e che, dopo questi primi tre mesi, continuano a colpirlo positivamente: i valori etici, sia nei confronti dei dipendenti sia verso il contesto sociale nel quale opera, e la componente tecnologica: “L’attenzione nei confronti dei dipendenti, riconosciuta anche dal Great Place to Work Institute [dove l’azienda si è classificata al primo posto nella sezione Small Medium Enterprise ndr], si sostanzia con la ricerca del benessere e dello sviluppo globale della persona, nella sua sfera individuale e professionale attraverso la collaborazione, la formazione continua, la flessibilità nella gestione del lavoro, i servizi per i dipendenti e la valorizzazione dei talenti”. A questa strategia “interna” si affianca una corporate social responsability che vede Cisco in prima linea con iniziative particolari come A scuola di Internet: “Cento nostri dipendenti volontari, con la collaborazione della Polizia Postale, hanno formato migliaia di studenti, genitori e professori. Grazie a questa iniziativa, 15.000 studenti hanno imparato come approcciare in modo sicuro il web. In un momento dove si parla tanto di cultura digitale questo è un esempio di come la si possa promuovere concretamente”.
Sempre nell’ambito della formazione, Santoni ricorda poi la Cisco Networking Academy dove si insegna agli studenti a progettare, costruire, manutenere, rendere sicure le reti informatiche. È di qualche giorno fa l’annuncio che, grazie alla collaborazione di E-People, un centro di formazione che fa parte della rete delle Cisco Networking Academy in Sardegna, dieci detenuti della Casa Circondariale di Cagliari hanno l’opportunità di frequentare il corso di formazione Fondamenti di Informatica e Reti. Ma l’attenzione della multinazionale a questi temi, si concretizza anche nella focalizzazione sulla specificità territoriale, nell’“italianità” della sede italiana, come la definisce Santoni: “Siamo molto attenti a tutto ciò che avviene nel territorio e cerchiamo di dare il nostro supporto alle iniziative che possono contribuire ad accrescere la competitività del nostro paese. Ne è un esempio il nostro ruolo in Expo 2015. Questa è una straordinaria opportunità per lo sviluppo dell’Italia. Oltre ad essere Global Sponsor di questo importante evento, stiamo contribuendo con tutti i global partner alla realizzazione del progetto e stiamo cercando di creare una best practice da poter presentare come un framework utilizzabile da altre città e regioni”.
L’entusiasmo di Santoni su questi temi non gli fa però perdere di vista il ruolo di Cisco nell’innovazione tecnologica: “Recentemente abbiamo annunciato il nostro nuovo manifesto, battezzato ‘Internet of everything’. Pensiamo che la rete sia uno strumento perfetto per mettere insieme persone, processi, dati e cose e arrivare a una Internet molto più grande di quella che vediamo oggi. Si stima che a partire dal 2015 tutti gli elettrodomestici con un costo a partire da 200 euro avranno integrato un indirizzo IP. Questo può trasformare il modo di vivere delle persone e il modello di business delle aziende. È un’opportunità straordinaria per tutti”. Molti sono infatti gli ambiti di applicazione potenziali: dall’autovettura che dialoga con l’infrastruttura stradale per prevenire incidenti, agli elettrodomestici di casa che si coordinano per ottimizzare l’impegno di potenza; dagli impianti di produzione che scambiano dati con i manufatti per la gestione del loro ciclo di vita, ai semafori che si sincronizzano per creare un’“onda verde” per il passaggio di un mezzo di soccorso; dai dispositivi medicali che si localizzano nel presidio di un pronto soccorso, agli sci che inviano informazioni sullo stato della neve e moltissimo altro ancora.
Pur non potendo fornire cifre specifiche, Santoni conclude l’incontro con parole di ottimismo riguardo al mercato italiano: “Abbiamo diversi indicatori interessanti e positivi. Vediamo investimenti in tutte quelle imprese di medie dimensioni che hanno un grandissimo focus sull’internazionalità. Altro punto positivo, profondamente legato a questo, è che notiamo una certa vitalità nei nostri partner medio-piccoli. E questo nonostante un mercato italiano molto complicato, in particolare nella Pubblica Amministrazione”.

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