L’It è ormai entrata anche nel settore delle risorse umane e, come per altre aree, diventa cruciale giustificare gli investimenti necessari. Hr Access Solutions, che opera in questo segmento di mercato, ha deciso di venire incontro ai propri clienti cercando di definire gli elementi necessari al calcolo del Roi (Return on Investment). Ha perciò affidato agli analisti di Cxp, società francese specializzata, una ricerca a livello europeo sui vantaggi derivanti dagli investimenti nel dipartimento delle risorse umane effettuati dai propri clienti. Riduzione dei costi di acquisto in ambito software del 40%, risparmi del 15-20% sui tempi di immissione dei dati sono gli elementi quantitativi più rilevanti emersi da alcuni casi aziendali presi in esame dalla ricerca; una maggior fidelizzazione, una più forte motivazione del personale e miglioramento dell’immagine del reparto risorse umane dentro e fuori l’azienda, sono intangibili altrettanto importanti rilevati dallo studio. Hr Access Solutions (Hras) è una multinazionale francese acquisita nel 2003 da Fidelity Investments, uno dei maggiori fornitori di servizi finanziari e di previdenza sociale negli Stati Uniti. Specializzata in servizi per la gestione del personale, Hras è presente in 52 Paesi. In Italia è presente dal 2005 ed ha una strategia di crescita aggressiva: ha concluso, in 18 mesi, contratti con 25 grandi clienti, in diversi settori fra cui Banking, Insurance e Retail fornendo servizi a circa mezzo milione di addetti. Il management intende incrementare il fatturato da 2 a 6 milioni di Euro con la previsione di assumere 60 addetti nei prossimi 2 anni e investire in R&s. In termini di offerta, Hras propone software e servizi per la gestione globale delle risorse umane lungo l’intero arco della loro vita, lavorativa e non; si va dai cedolini delle paghe al budgeting e pianificazione, al recruitment e valutazione, a prodotti finanziari e servizi di retribuzione e di previdenza personalizzati. HRa Suite, un software multipiattaforma e servizi web è utilizzabile dalle aziende sia a licenza che come portale di servizi in outsourcing (il target è la grande impresa, da 700 adetti in su).
Cxp ha analizzato una trentina di clienti di Hrsa, scegliendo un ventaglio di applicazioni rappresentative del portafoglio d’offerta, e chiedendo loro quali erano i benefici percepiti a seguito dell’implementazione della soluzione.
Il calcolo del Roi si basa normalmente sul contenimento dei costi; è quindi un fatto puramente finanziario che valuta il ritorno sul capitale investito alla fine di un periodo. Applicare questa metodologia in ambito Hr è più complesso che in altre aree poiché il settore per sua natura è un centro di costo, non di profitto; svolge un ruolo di supporto ai dipendenti, quindi non è un generatore diretto di valore, ma contribuisce a creare valore per le altre funzioni aziendali, pur dovendo rispettare il criterio dell’ottimizzazione dei costi. Al contempo, la direzione chiede alle Hr di garantire un costante parallelismo tra le esigenze operative dell’azienda e gli skill dei dipendenti. Valutare quindi il Roi di un sistema informativo per le Hr deve considerare anche criteri qualitativi oltre che quantitativi. Tra questi ultimi, alcuni sono di facile rilevazione: riduzione del numero di chiamate all’ufficio del personale, processo di selezione più rapido, riduzione del tempo di immissione dei dati personali da parte degli addetti. I vantaggi qualitativi non sono meno rilevanti: maggior fiducia dei dipendenti, miglior immagine aziendale, migliori comunicazioni, maggior fidelizzazione dei dipendenti. Tutto ciò ha anche un impatto positivo indiretto sulla clientela. L’aspetto comunque più rilevante è la riduzione delle risorse impiegate in compiti meramente operativi, orientandole verso attività a maggior valore aggiunto, più aderenti al business, con impatti diretti su produttività ed efficienza dell’organizzazione.
Hr Access, il valore del capitale umano
Pubblicato il 13 Feb 2008
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