Durante un Executive Meeting organizzato da ZeroUno e Hp sul tema smart working, Giampiero Savorelli, Personal System Business Group Director, Hp ha descritto alcune soluzioni pensate per supportare il lavoro agile, sempre più diffuso tra le aziende italiane:
Di questo servizio fanno parte anche i seguenti articoli: | |
LO SCENARIO – Smart working: di cosa hanno paura le aziende? | |
I DATI – Smart working: quali sono i vantaggi? | |
IL DIBATTITO – Smart Working: cosa pensano le aziende di normative, management, sicurezza |
- Elite Slice è un computer desktop che, diversamente componibile a seconda dei moduli scelti, permette di fruire funzionalità utili allo smart working; in particolare, la configurazione nominata Slice for Meeting Rooms permette di attivare una conference call – strumento di collaboration prezioso per i lavoratori agili – in tempi rapidissimi: “Nella fase di collegamento si perdono in media tra gli 8 e i 12 minuti – dice Savorelli – Questo device automatizza una serie di operazioni abbattendo questi tempi”.
- Workspace è invece una soluzione che sfrutta il cloud per consentire all’utente di avere sul proprio smartphone Hp abilitato a questa funzionalità, Elite x3, le stesse applicazioni desktop usate in ufficio; un sistema utile per agevolare e dare continuità ai i workflow.
- La soluzione Noise Reduction, inclusa in laptop Hp come Spectre 13, sopprime i rumori ambientali, inclusi quelli della tastiera: “Consente, durante una conference call, un’esperienza di qualità anche se si è in un ambiente rumoroso”, dice Savorelli.
Il manager ha anche sottolineato l’attenzione che Hp pone alla robustezza dei prodotti – testimoniata dall’utilizzo dei device in ambito militare – che rende questi strumenti adatti a resistere all’estrema mobilità dello smart worker. Savorelli ha ricordato che le risorse umane hanno un ruolo fondamentale per la riuscita del percorso: “Smart working non è solamente tecnologia e innovazione l’Hr ha il compito fondamentale di promuovere questi modelli diffondendo tra le persone gli skill necessari a sostenerli [tecologici e legati alle capacità organizzative che richiede il lavoro agile – ndr] e lavorando sui punti di debolezza, sulle competenze che risultano mancanti”.
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