MILANO – Opera dal 1972; grazie alle diverse acquisizioni che si sono succedute nel corso degli anni è giunta ad essere presente in circa 100 paesi nel mondo (con complessivi 60 milioni di clienti finali), ha un fatturato di 1.100 milioni di dollari Usa, ma ora sente il bisogno di innalzare la notorietà del proprio marchio. Si tratta di Mitel, colosso mondiale nel settore della Unified Communication & Collaboration (Uc&c), presente negli ambiti del software e dell’hardware per la comunicazione e la collaborazione integrata con tecnologie tradizionali (centralini e terminali, con connettività Ip Lan Ethernet, Dect e Wi-fi), mobile e cloud.
Mitel ha la sua sede storica a Ottawa, ma l’headquarter operativo oggi si trova a Dallas, U.S. La sede europea più importante è quella in U.K., ma per la maggior parte delle attività, i manager locali fanno direttamente riferimento alla corporation. “La storia di Mitel – racconta Fabio Pettinari, Country Marketing Manager in Italia – è fatta di acquisizioni. Ma solo dopo quella di Aastra Technologies, avvenuta nel 2013, il vendor ha deciso di rilanciare il proprio brand”. La scelta è giunta in un momento in cui si sta avverando, grazie soprattutto alle evoluzioni dei paradigmi cloud e mobile, la promessa della convergenza fra le diverse modalità e tecnologie di Communication and Information Technology. In questo contesto nascono e acquistano notorietà globale una miriade di marchi di ogni dimensione e specializzazione, si fa dunque più pressante la necessità di una strategia di riconoscibilità.
“Fino all’acquisizione di Aastra – continua Pettinari – Mitel aveva la maggior parte dei suoi clienti in Nord America, mentre Aastra era cresciuta soprattutto in Europa”. Questo è stato merito soprattutto di quattro importanti take-over messi a segno da questa azienda, fondata nel 1983 anch’essa in Canada: quelli di Ascom, Matrà (Eads Telecom), DeTeWe e Ericsson Enterprise. “Grazie all’incorporazione di Aastra – aggiunge Pettinari – Mitel si è ritrovata anche un buon parco installato in Italia. Infatti, Ascom era già da anni molto presente nel mercato delle Pmi, mentre Ericsson è la leader assoluta in quello della Pubblica amministrazione centrale e locale”.
Le nuove politiche di comunicazione e marketing di Mitel si spiegano anche alla luce degli sforzi per farsi spazio in settori emergenti della comunicazione aziendale. “Nei confronti delle Pmi – esemplifica Pettinari – spingeremo molto sul VoIp in cloud. Altra importante novità è la decisione di trasformare la nostra offerta per i contact center, da add-on per quella più generale di VoIp in un vero e proprio nuovo ambito di competizione”. In parallelo, Mitel si è recentemente rafforzata nella Unified Communication & Collaboration integrata con il mondo mobile e dei servizi cloud (ad esempio Dropbox) grazie all’acquisizione dell’americana Mavenir (vedi articolo Mitel conclude l'acquisizione di Mavenir), nota per le sue soluzioni di convergenza voce, video, rich media e instant messaging basate su protocollo Ip su reti wireless da 2G a Lte.
Ed è proprio grazie alle competenze derivanti da questa acquisizione che l’azienda può oggi proporre le soluzioni VoWiFi Mitel, lanciando i servizi di chiamata via WiFi. Un incontro svoltosi a Roma alla fine di ottobre, è stato infine l’occasione per presentare ai principali clienti italiani e partner di canale la strategia che guida il riposizionamento dell’azienda e che può essere sinteticamente riassunta nella frase “mobile first”. “Il cuore della strategia di Mitel è la vision della mobile enterprise – ha spiegato Francesco Pasqualini, Managing Director di Mitel in Italia – un mondo mobile-first, cloud-enabled e orientato ai millennial, dove l’accesso alle comunicazioni, agli strumenti e alle informazioni storicamente legate a un luogo fisico divengono un tutt’uno, in cui i passaggi dall’azienda alle reti mobile sono istantanei e impercettibili”.