Nec Philips e la UCC: le persone al centro

Nelle comunicazioni unificate di livello enterprise serve un approccio globale che metta al centro le persone e non la tecnologia. Con questo messaggio la società nata un paio d’anni fa dalla joint venture tra due grandi nomi come Nec e Philips lancia in Europa la sua nuova offerta in ambito unified communication

Pubblicato il 09 Dic 2008

MILANO – Con la realizzazione di comunicazioni personalizzate secondo le funzioni e le necessità delle persone, non è più la tecnologia a stabilire le modalità di riferimento. Partendo da questo presupposto Nec Philips Unified Solutions ), azienda fornitrice di sistemi di comunicazione di tipo enterprise, fondata nel 2006 come joint venture tra Nec Corporation (specializzata in sistemi per reti a banda larga ed aziendali) e Royal Philips Electronics (una delle più note aziende elettroniche del mondo e tra le principali nel mercato europeo), ha sviluppato le nuove soluzioni basate sull’approccio Nec Univerge 360.
“Si tratta di soluzioni sviluppate tenendo conto, in primo luogo, delle necessità del personale, partendo dai server fino alle applicazioni per la produttività desktop, all’integrazione aziendale role-based”, spiega Roger Isaia, marketing manager di Nec Philips Italia recentemente intervistato da ZeroUno. “Il punto fondamentale su cui si basano queste nuove tecnologie è l’approccio che pone le persone, e non la tecnologia, al centro delle comunicazioni aziendali”.
“Mettere le esigenze delle persone al centro del business e quindi delle scelte tecnologiche può sembrare uno slogan – prosegue Isaia –, che necessita però di trovare concretezza nelle soluzioni laddove si rileva che le attività di comunicazione sono sempre più ostacolate dalla mancanza di capacità e di strumenti di comunicazione integrati”. Il manager italiano fa riferimento ad una recente indagine commissionata da Nec Philips e condotta da Redshift Research (www.redshiftresearch.co.uk) in 7 paesi europei (Belgio, Spagna, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi e Regno Unito), dalla quale è emersa una fotografia delle comunicazioni aziendali caratterizzata da complessità e mancanza di integrazione. Lo studio evidenzia, infatti, che il personale  aziendale interagisce con mezzi diversi, come telefoni cellulari e fissi, e-mail e instant messaging e di conseguenza  per le corporation stesse diventa sempre più vitale assicurare che il personale sia in grado di gestire un immenso volume di informazioni e di utilizzare in modo efficace i diversi strumenti di comunicazione.
“Un dato su cui a mio avviso bisogna riflettere è la mancanza di capacità di utilizzo di questi diversi strumenti all’interno delle organizzazioni, considerato dalle aziende intervistate un forte ostacolo nel raggiungimento degli ottimali livelli di’efficienza”, dice Isaia. “Una delle problematiche che noi come azienda rileviamo più frequentemente è la mancanza di integrazione tra telefono e sistemi It, grande freno all’ottimizzazione”.
Alla luce di questa indagine, risulta quindi avere buone prospettive in termini di penetrazione del mercato, sia italiano che europeo, la nuova offerta dell’azienda.
In dettaglio, Univerge 360 è un’infrastruttura composta da elementi e applicazioni specifici di UCC, integrati con i processi aziendali già esistenti. L’infrastruttura è data dai server della serie Univerge SV8000, una nuova generazione di VoIP Server con caratteristiche di networking che consentono l’operatività stand alone o in rete geografica, estendendo le comunicazioni di un’organizzazione fino alle postazioni più remote. L’offerta comprende poi i terminali Ip e digitali Univerge DT700/DT300 che consentono fino a 8 mila combinazioni di personalizzazione.
Business ConneCT, infine, è un’applicazione UCC sviluppata per la “gestione della presenza integrata” con funzioni di gestione della chiamata tramite interfaccia web, integrate con applicazioni come l’agenda elettronica, funzioni di mobilità e messaggistica unificata.

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