“Nel mondo altamente connesso di oggi, e nel processo di migrazione alla App-economy, la carta è diventata uno tra i maggiori inibitori al cambiamento”, dice Mauro Palmigiani, Head of B2B di Samsung; a questo proposito, riferendosi ad una recente ricerca IDC, il manager spiega che i CIO – a differenza degli utenti finali, molto più sicuri di poter ridurre l’impatto della carta nei processi aziendali – sono preoccupati dalle difficoltà che si legano a questo processo di integrazione tra fisico e virtuale, temendo che gli sforzi tecnologici e procedurali necessari per attuare questa rivoluzione in chiave digitale, si possano ripercuotere negativamente sulle interazioni con clienti finali e partner. “Nell’intento di eliminare la carta e guadagnare efficienza – dice Palmigiani – alcune imprese hanno forzato i propri clienti ad accettare un nuovo modo di fare impresa, ma oggi ancora in pochi sono pronti”.
Si tratta dunque di muoversi verso la mobilità, perché non è possibile fare altrimenti, ma di farlo in modo intelligente e graduale, dotandosi degli strumenti giusti per evitare di annullare il vantaggio competitivo che ci si propone di ottenere. Come spiega il manager, l’approccio Samsung a questa sfida è sintetizzabile in tre punti: la creazione di un ambiente mobile convergente che permetta, sempre e ovunque, di condividere, modificare o analizzare le informazioni; una virtualizzazione strutturata e di qualità dei documenti cartacei; l’abilitazione del mobile printing, attraverso soluzioni che non rendano più necessario avere software specifici per ogni stampante”.
Una strategia che si concretizza attraverso svariate funzionalità.
Ne ricordiamo alcune: “I dispositivi multifunzione Samsung Smart – come spiega il manager – utilizzano le stesse Applicazioni Android utilizzate sui device mobili, permettendo all’utente di muoversi senza soluzione di continuità tra telefono, tablet e scanner a seconda del tipo di documento cartaceo che deve essere virtualizzato”; il fatto che le multifunzioni siano gestite tramite Android, agevola anche il printing: le funzioni di stampa diventano di facile utilizzo per l’utente, anche in mobilità, e il lavoro lato IT si semplifica, poiché, grazie alla flessibilità ed omogeneità dei sistemi operativi, come sottolinea Palmigiani, “quando si sviluppano applicazioni business per smartphone e tablet, se ne beneficia anche sul fronte printing, evitando inutili investimenti per creare interfacce differenziate e training per gli utenti”. Per saperne di più, Samsung organizza un tour in cui si potrà “toccare con mano” cosa significa realizzare un vero “connected workplace”.