Terminata la Fase 1 dell’emergenza Coronavirus, le persone e le aziende stanno cercando di conquistare quella che è già stata definita la nuova normalità. Che molto spesso si traduce anche con una maggiore presenza dello smart working e di soluzioni agili per il lavoro remoto. Al di là delle ricadute che questo avrà nel lungo periodo, è innegabile che le aziende si siano trovate a fronteggiare necessità improvvise, spesso adattando in regime di unità di crisi la struttura, senza avere la possibilità di mettere in pratica strategie opportunamente progettate.
Insomma, stiamo uscendo da un momento in cui, per fronteggiare l’emergenza, le normali catene decisionali sono state cambiate, e ora quella situazione si sta consolidando.
SentinelOne è vicina ai propri clienti dall’inizio dell’emergenza
Fin dalle prime avvisaglie del lockdown, SentinelOne ha deciso di fornire un supporto ai propri clienti, e non solo, offrendo gratuitamente le licenze di tipo core nel periodo dal 15 marzo al 15 maggio 2020. Ma ora si sta concretizzando la necessità di pensare a nuove strategie. Visti i recenti e per molti versi imprevisti sviluppi, infatti, è necessario stabilizzare il remote working.
Questo rende attuali alcune problematiche che non è stato possibile affrontare precedentemente, che si distinguono in due casistiche.
- Le aziende che disponevano di un budget dedicato all’IT lo hanno molto spesso stanziato in regime di emergenza, senza scouting e gestione di gara, per fronteggiare le nuove problematiche in tempi brevi.
- Le aziende che non disponevano di questo budget hanno esposto l’azienda e i dipendenti a un elevato rischio di sicurezza, per esempio ripiegando su soluzioni BYOD in cui gli utenti lavorano con i propri dispositivi.
La soluzione messa a disposizione gratuitamente da SentinelOne ha permesso in molti casi di minimizzare questi rischi, ma soprattutto di preparare il terreno a una gestione semplice della fase 2.
Gestire al meglio la fase 2
SentinelOne favorisce da sempre un approccio costruttivo e collaborativo con i propri clienti. Anche in questo caso, la necessità prioritaria è naturalmente quella di costruire una soluzione accettabile e soprattutto sostenibile nel medio-lungo periodo, sia dal punto di vista della sicurezza, sia dal punto di vista della possibilità di gestione.
Il lavoro remoto o agile, infatti, sta cambiando anche il paradigma della gestione IT, allontanandola dalle tradizionali logiche della manutenzione interna.
Soluzioni in grado di funzionare plug&play con un minimo intervento da parte dell’utente sono indispensabili per la sicurezza aziendale e per il rispetto delle policy, anche considerando la necessità di rispettare le normative vigenti.
SentinelOne si basa su una applicazione endpoint molto semplice da installare, anche laddove l’utente debba intervenire di persona, ma che permette una gestione centralizzata completa, dettagliata e sicura, senza bisogno di interventi tecnici in presenza.
“I decision maker hanno meno tempo, in quanto presi da altre priorità, a valutare nuove soluzioni e tecnologie in particolare a tutto ciò che non compete questioni davvero critiche” – commenta Nicola Altavilla, Regional Sales Manager Italy & Malta di SentinelOne – “I budget assegnati alla Cybersecurity sono dirottati verso strutture interne volte a tenere in piedi l’organizzazione del cliente. In quest’ultimo periodo, stiamo supportando, con svariate iniziative, delle grosse multinazionali con HQ in Italia e sedi in tutto il mondo, che a seguito del COVID 19 hanno ridotto del 90% la loro produttività con un conseguente cash flow quasi a zero. Questo vale, anche se in modo diverso, per altre realtà come Banche ed Amministrazioni Pubbliche”
Insomma, la necessità di una gestione agile non è esclusivamente operativa: permette anche di gestire sicurezza e infrastruttura con un budget essenziale che tenga conto anche della contingenza economica.
Scelte responsabili e collaborazione per ripartire
Mai come in questo momento è indispensabile che le aziende scoprano una logica nuova anche nella gestione dei rapporti commerciali, che superi per esempio l’idea di utilizzare l’emergenza per una monetizzazione rapida, ma priva di sviluppi futuri.
Insomma, soprattutto adesso il rapporto fra cliente e fornitore deve diventare un rapporto di reciproca fiducia, basato anche sulla rassicurazione e sull’offrire soluzioni che possano semplificare la gestione dell’emergenza, anziché acuirne le problematiche per semplici opportunità commerciali a breve termine. SentinelOne ha da sempre una visione fiduciaria e collaborativa del rapporto con i clienti, che mai come in questo momento si rivela efficace e necessaria.
Sempre Nicola Altavilla prosegue: “Stiamo mettendo in campo degli strumenti finanziari che possano aiutare a minimizzare gli impatti di questa catastrofe, personalmente farò di tutto affinché SentinelOne possa essere considerata dai nostri clienti di supporto per uscire in modo rapido e più sicuro da questa crisi”.