TORINO – Collaboration e smartworking; mobilità, virtualizzazione e document management; nuove relazioni one-to-one tra aziende e clienti: di questo e altro si è parlato al “Technology Summit”, il primo evento Samsung dedicato al mondo B2B e agli impatti della digitalizzazione sulle imprese italiane. “Questo appuntamento, che speriamo essere il primo di una lunga serie, vuole essere un’occasione di confronto per chi si occupa di tecnologia. L’obiettivo è capire come ci è possibile contribuire allo sviluppo digitale del paese”, ha detto Carlo Barlocco, Deputy President di Samsung Electronics Italia, che ha quindi spiegato come l’azienda, nota soprattutto nel mondo consumer, sia in realtà da anni impegnata anche nel supportare le aziende in questo percorso di trasformazione in chiave digitale: l’intenzione è far sì che nel 2020 le soluzioni B2B generino per Samsung un fatturato pari o superiore a quello del mercato non professionale.
L’esperienza maturata in quest’ultimo campo sarà un forte valore aggiunto: “Vogliamo portare l’eccellenza della tecnologia sviluppata in questi anni nell’ambito consumer anche all’interno delle imprese; l’affermarsi di fenomeni quali il Byod e l’home working, dove l’ambito B2C e B2B diventano tutt’uno, ce ne dà certamente occasione”. Tablet, smartphone, Gear Vr (caschetti per la realtà virtuale immersiva), soluzioni di stampa, di Smart Signage, di telecomunicazione aziendale e di videoconferenza: l’offerta Samsung trova spazio in ogni ambito applicativo e settore di business, attraverso soluzioni sviluppate in collaborazione con partner di fiducia. Tra questi, Cisco, Google, Sap e Oracle erano presenti al Summit; la tavola rotonda che ha chiuso l’evento è stata l’occasione, oltre che per descrivere le sinergie che si sono create tra i partner e Samsung, per riflettere su alcuni aspetti del percorso di digitalizzazione in atto; al centro del dibattito i temi smartworking e customer journey.
Rispetto al primo, interessante ciò che ha sottolineato Massimiliano Caranzano, Senior Manager WW Collaboration di Cisco: “La tecnologia non deve disperdere nulla di ciò che caratterizza l’interazione umana non-digitale, per questo i video sono fondamentali per collaborare a distanza, ed è importante che siano di alta qualità, immersivi, e che, anche in mobilità, rievochino l’esperienza di un dialogo face-to-face”. A proposito invece del journey del cliente, gli ospiti hanno insistito sull’urgenza di spostarsi verso modelli di rapporto azienda-cliente “customer-centrici”, trovando gli strumenti adatti per valorizzare i dati che sempre più spesso le aziende raccolgono senza riuscire a trasformarli in informazioni effettivamente utili; in questo contesto, un obiettivo è certamente il “real-time access” alle informazioni che, come è stato ricordato dai relatori, può avere impatti esponenziali sul piano del business: lo testimonia Unicredit che è riuscita, suscitando una risposta estremamente positiva da parte degli utenti, a offrire ai propri clienti, incrociando i dati già presenti in azienda, un servizio di credito real-time in grado di erogare “con un click” prestiti fino a 800 euro in 10 secondi.