I data center devono essere monitorati, ma decidere come e cosa fare con i dati è piuttosto complicato. Anche tra le stesse soluzioni di monitoraggio delle prestazioni applicative, considerate comunemente la risposta a questa esigenza, esistono delle differenze sostanziali. La principale di queste differenze sta nell’approccio monolitico rispetto a quello à la carte: entrambi, secondo gli esperti, hanno aspetti positivi e negativi e solo la comprensione di tutte le variabili può aiutare a trovare la soluzione migliore.
Per il monitoraggio delle prestazioni delle applicazioni esistono sostanzialmente tre strategie, basate su differenti approcci.
- Monolitico. Può essere una singola suite di prodotti, in un unico acquisto, che copre un intero data center.
- Dedicato. Questa opzione prevede prodotti autonomi che hanno ruoli e obiettivi definiti senza un framework comune.
- Common core e menu à la carte. Questa configurazione di monitoraggio aggiunge agent e componenti a un nucleo comune, secondo necessità, a un costo aggiuntivo.
E i costi? La risposta degli analisti a questa domanda è univoca: sebbene il costo di una suite onnicomprensiva sia significativamente più alto rispetto a un’opzione autonoma, o addirittura a un prodotto di base comune à la carte, è importante considerare i vantaggi a lungo termine della risorsa.
Approccio con strumenti di monitoraggio monolitici
Questa strategia di monitoraggio delle prestazioni richiede un investimento iniziale elevato, e di solito viene attuata in un unico acquisto. Ciò può rappresentare una difficoltà nelle organizzazioni di dimensioni più limitate e con un budget IT variabile.
Anche il costo di manutenzione di una soluzione monolitica sarà superiore rispetto ad altre opzioni, semplicemente perché contiene più funzionalità. Inoltre, nella suite potrebbero esserci anche più software di quelli di cui si ha bisogno, anche se, il più delle volte, questa abbondanza di strumenti è di aiuto nel rispondere a tutte o alla maggior parte delle funzionalità richieste. Per contro, il costo di manutenzione di elementi non essenziali potrebbe sembrare oneroso e la gestione di queste opzioni aggiuntive porterà a più patch e più configurazioni. Tutto è in un unico paniere e il monitoraggio un componente dell’infrastruttura critica.
Tutto ciò premesso, uno dei principali vantaggi di un approccio IT monitoring monolitico è che assomiglia molto a una “singola lastra di vetro”. Oltre a richiedere sforzi ridotti nella formazione IT e per le operazioni, la conservazione di tutti i dati su un’unica piattaforma può fornire informazioni più approfondite su problemi complessi che collegano più ambienti all’interno di un unico data center. Questo può dare la possibilità di risolvere più rapidamente i problemi e di rilevare eventuali criticità nascoste.
Approccio con strumenti dedicati
I dedicated tool di IT monitoring hanno un investimento iniziale molto più basso e costi di manutenzione annuali inferiori rispetto a un approccio monolitico. Sono anche strumenti spesso più facili da ottenere e da far approvare dai reparti acquisti.
Tuttavia, qui parliamo di strumenti dedicati a un prodotto o a un ambiente specifico, che si comportano normalmente bene nel loro specifico ma non hanno la visione generale del data center e potrebbero non rilevare eventuali problemi indiretti. Ciò crea lacune che il personale deve colmare e influisce sulla formazione del personale e sui tempi di risoluzione dei problemi.
In questo approccio possono esserci anche aspetti critici riguardo alla sicurezza, a causa della presenza di più fornitori, agent diversi, diverse pianificazioni e configurazioni di aggiornamento, a cui va aggiunta la complessità dei modelli di licenza e delle condizioni contrattuali.
Approccio con un nucleo comune e menu à la carte
Il costo di questa strategia di monitoraggio delle prestazioni delle applicazioni non si discosta molto da quella dell’approccio monolitico, anche se di solito l’investimento iniziale è più basso. È richiesto il pagamento per il motore, o core, che guida l’attività, a cui si aggiungono gli acquisti per gli agent dei diversi ambienti, in base alle necessità. Ciò consente di costruire gradualmente l’ambiente e ottenere vantaggi simili a quelli dell’approccio monolitico ma con una spesa più diluita nel tempo.
Detta così sembra la risposta ideale, ma anche in questo caso ci sono alcuni aspetti negativi da considerare. Gli agent costitutivi della base comune non sono tanto economici e potrebbero finire per costare tanto, anche più rispetto all’approccio monolitico. Vero che c’è il vantaggio di diluire il costo nel tempo, ma la manutenzione va fatta e i costi si sommano rapidamente. Inoltre, ai piani alti potrebbe sembrare che questa strategia richieda costantemente prodotti aggiuntivi, tipo un pozzo senza fondo.
Come scegliere uno strumento di monitoraggio delle prestazioni
Nella fase di decisione su uno strumento di monitoraggio delle prestazioni, gli analisti consigliano di guardare oltre a ciò di cui si ha bisogno oggi per capire dove si vuole stare tra qualche anno.
Gli strumenti dedicati potrebbero non avere questa capacità di visione d’insieme, ma i costi potrebbero essere preferibili se un’organizzazione alla fine passerà al cloud e non vorrà fare un grande investimento di monitoraggio. L’opzione à la carte sta crescendo in popolarità come opzione ideale, ma richiede una profonda conoscenza dei modelli di prezzo.
Un aspetto sottolineato come positivo dagli analisti è che tutti i fornitori saranno disposti a negoziare un prezzo favorevole, anche perché una volta scelto uno strumento di monitoraggio è difficile cambiare. I dettagli della licenza e i costi di manutenzione devono essere oggetto di particolare attenzione poiché possono sfuggire rapidamente di mano.