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NFT: quando la rivoluzione dell’arte passa per un token

I Non Fungible Token sono delle opere d’arte “immortalate” e rese immutabili grazie alla loro digitalizzazione all’interno della blockchain. Questo nuovo modo di fruizione apre nuovi interessanti scenari nel settore dell’entertainment. Esiste anche un mercato secondario e delle aste in cui queste opere d’arte vengono vendute.

Pubblicato il 03 Set 2021

Non Fungible Token

La blockchain è utilizzata in diversi campi, come i pagamenti, la tracciatura della supply chain, la medicina e tanti altri. Uno di questi, e forse uno di quelli più intriganti, è l’applicazione della blockchain al campo dell’arte.

Cos’è un NFT (Non Fungible Token)

Grazie al meccanismo degli smart contracts, infatti, è possibile salvare opere d’arte in formato digitale direttamente nella blockchain, garantendone l’unicità, l’irrepetibilità e il possesso. Questo impiego della blockchain comprende qualsiasi tipo di opera d’ingegno in formato digitale, sia esso un’immagine oppure un contenuto audio.
Un’opera d’arte in questo formato viene definita Non Fungible Token (NFT) perché diventa un vero e proprio token creato con lo stesso processo di mining con cui si creano le criptovalute, ma, al contrario di queste ultime, non è spendibile.

Come si crea un NFT

La creazione di un NFT non è affatto una procedura complessa, ma si compone di pochi passaggi alla portata di tutti.
Il primo passaggio consiste nel procurarsi un software wallet (una sorta di portafoglio in formato digitale) che supporti Ethereum e gli NFT, come ad esempio Metamask. Una volta installato il wallet, sul proprio smartphone o come estensione del browser del pc, si può configurare un account su uno dei principali portali dedicati al mondo degli NFT, come ad esempio Open Sea.
Una volta creato l’account, la procedura chiederà di collegare il proprio wallet all’account sul portale. Da questo momento si possono creare NFT, caricando sul proprio account un contenuto digitale da noi creato o di cui deteniamo i diritti di sfruttamento. Per ora la procedura di creazione è gratuita su alcuni portali, in quanto è il portale stesso che si fa carico delle infinitesimali spese (“fee”) necessarie per il salvataggio del contenuto digitale sulla blockchain.
Una volta creato, il nostro NFT può essere arricchito con tag descrittivi che permettano ad appositi motori di ricerca di renderlo disponibile al crescente pubblico di appassionati.

Opere d’arte e collezionismo

Il fenomeno degli NFT ha dato vita, infatti, a una ricca scena di applicazioni e appassionati.
Ci sono artisti digitali che si stanno specializzando nella creazione di Non Fungible Token, per cui esiste un mercato dalle quotazioni anche elevate. Il caso più famoso è quello dell’artista Beeple, il cui NFT dal titolo “Everyday” è stato venduto per 69 milioni di dollari da Christie’s.
Oltre alle opere frutto d’ingegno, il fenomeno degli NFT ha dato origine anche a una forma di collezionismo particolare, che ha trovato successo soprattutto nel mondo dello sport: celebrità sportive caricano sotto forma di NFT oggetti collezionabili, come foto autografate, che raggiungono quotazioni importanti e attirano un folto seguito di appassionati.
Un’altra applicazione in crescita esponenziale è l’impiego degli NFT per il commercio di item e skin impiegati nel proprio videogioco preferito. Questo fenomeno si è sviluppato sull’onda del successo dei videogiochi Free To Play, cioè videogiochi che possono essere installati sul proprio device senza pagare un costo d’acquisto, ma che poi offrono numerosi acquisti In Game, grazie ai quali è possibile sbloccare oggetti e grafiche aggiuntive, quando non addirittura intere feature del gioco. Il passo per vedere trasformati quelli che erano contenuti digitali interni del gioco in oggetti digitali con una propria esistenza è stato breve, e ha incontrato subito un caloroso successo.

Aste e mercato secondario

Il fenomeno dei Non Fungible Token ha dato vita a un frizzante mercato di scambi, articolato in diverse opzioni. Al di là delle aste, dedicate ai NFT prodotti da artisti famosi o star dello sport e dell’industria dello spettacolo, i Non Fungible Token trovano un fiorente mercato innanzitutto sui portali dove vengono creati, che offrono all’artista la possibilità di assegnare criteri di prezzo o di asta con cui il NFT può venire acquistato. Se l’artista lo desidera, può anche abilitare il proprio NFT a essere smerciato su un mercato secondario, ricevendo una percentuale sulle successive vendite.
Il mercato secondario degli NFT è una vera e proprio borsa in formato digitale. I principali Exchange dedicati al mondo delle criptovalute, infatti, hanno lanciato o stanno per lanciare, all’interno dei propri portali, una sezione dedicata in cui è possibile fare trading di NFT.

Entusiasti e critici

Il fenomeno NFT ha suscitato reazioni contrastanti presso opinionisti e addetti ai lavori.
Tra gli entusiasti c’è chi sostiene l’idea che il NFT rappresenti una tutela per l’artista contro il problema della contraffazione e della pirateria, e nel lungo termine possa arrivare a garantire ai creatori di contenuti digitali la certezza di essere ripagati correttamente per il loro lavoro.
Esiste però anche una nutrita schiera di detrattori, che nutrono forti perplessità sul fenomeno NFT. La critica più diffusa è la mancanza di una chiara regolamentazione e di trasparenza nel legame con il mondo ancora turbolento delle criptovalute.

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